Carlo Pellegatti, nel corso del consueto appuntamento con Filo Rossonero, ha risposto alle tre domande rivolte dai tifosi rossoneri ai microfoni di Radio Rossonera. Tra gli argomenti la pressione mediatica, i rinnovi di Maldini e Massara, la crescita di Pioli.

Perchè del Sassuolo stanno parlando tutti mentre dal versante Sampdoria tutti tacciono?
“È vero però è una pressione che mi piace. Pensa come avremmo affrontato la partita contro il Sassuolo se si fosse giocata subito dopo la brutta sconfitta di Napoli. Cosa avremmo detto? Forse avremmo pensato che saremmo andati a fare una passeggiata contro dei giocatori che hanno staccato la spina. Sarebbe stata una partita trappola. Ricordo ancora la sconfitta della Roma contro un Lecce già retrocesso nel 1986. Quindi mi va bene questa pressione e magari Carnevali con le parole su Leao, l’ha stimolato”.
Ci sono novità sul contratto in scadenza di Maldini e Massara?
” Va detto che, a prescindere dalla proprietà, ci sarà continuità dirigenziale. La Repubblica oggi non parlava di firma bensì di accordi e questo è possibile. Secondo me si tratto solo di questioni burocratiche perchè continuare con Maldini, Massara e Moncada mi sembra scontato”.
In quale momento Pioli ha fatto quello step per passare dall’essere un buon allenatore a top allenatore?
“Non è facile definire un momento o una partita. Secondo me l’arrivo di Ibra. Zlatan ha fatto crescere la squadra e Pioli, Ibra e Kjaer, mano nella mano, hanno fatto salire di livello la squadra. La crescita di tutto l’ambiente ha fatto crescere anche lui. Se proprio devo scegliere un momento penso alla vittoria contro l’Atalanta a Bergamo. Grazie a quella vittoria il Milan arriva secondo e ritorna dopo tanti anni in Champions League
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