Dalot 6.5: Buono l’esordio, si trova contro Laxalt, ex dal dente potenzialmente avvelenato, ma solo potenzialmente. Dimostra di avere buona tecnica e voglia di scendere sulla fascia oltre ad un ottimo destro. Era da parecchio che non faceva 90′ con la sua squadra di club, rientro più che positivo.
Kjaer 6.5: Nottata serena, senza Edouard l’attacco scozzese gli fa il solletico e non viene particolarmente impegnato. Mezzo punto in più perchè si prende i galloni da capitano quando c’è da svegliare la squadra che si sta abbassando troppo tirando urloni a tutti per non far spegnere la spina.
Romagnoli 6: Come Kjaer con la colpa di non alzare mai la voce nel momento di “difficoltà” dei suoi. E’ sempre stato un capitano silenzioso, negli stadi senza tifosi si sente ancora più chiaramente, dopo Lukaku domenica, contro il Celtic una passeggiata di salute per confermare la forma dopo il rientro.
Theo Hernandez 6: Da Hakimi a Frimpong è un notevole alleggerimento, non è ancora il Theo che abbiamo visto e ci siamo goduti la scorsa stagione, quello straripante fisicamente, se non a tratti, come quando va a prendere il passaggio lungo di Ibra e mette l’assist per lo 0-2 di Brahim. In crescita anche lui, fisica e di prestazioni.
Tonali 5.5 Partito male, i primi 10′ ha sbagliato quasi tutte le scelte, poi ha fatto un respirone ed è ripartito meglio. Dei tre centrocampisti centrali è quello più indietro, senza dubbio, per una questione di età e di abitudine ai compagni, ovviamente. Si perde totalmente Elyounoussi sul calcio d’angolo che riapre la partita. Anche questi sono normali step di crescita.
Kessiè 7: Dominatore. Il Presidente Frank domina la partita al suo ritmo, mettendoci gamba e fisico. Schermo perfetto davanti alla difesa, tanto che finchè c’è lui il Celtic non arriva mai a creare pericoli alla porta di Donnarumma. A questo ritmo potrebbe giocarle tutte senza problemi.
(Bennacer 6: Appena entra la squadra lo cerca in fase di possesso, tra lui e Tonali, ovviamente, è lui il punto di riferimento in possesso quando c’è da portare fuori il pallone dalle zone che scottano)
Castillejo 5.5: Parte forte, con voglia e la giusta cattiveria, conoscendo Laxalt e puntandolo spesso. Ma l’unico highlight che regala alla partita è l’assist, bellissimo, per il gol di Krunic poi lentamente scompare, finendo per passeggiare nel secondo tempo e perdere anche i contrasti fisici con l’ex compagno di squadra.
(Saelemaekers 6.5: Entra, ci mette gamba, voglia e l’assist della definitiva tranquillità. Grimaldello Alexis sta diventando sempre più importante anche dalla panchina)
Krunic 6.5: E’ stato la mossa a sorpresa di Pioli e ha pagato subito, inserimento e capocciata vincente per il primo gol in carriera in rossonero. Ricopre un ruolo, quello del trequarti incursore, che ricopre anche in Nazionale e si nota che è abbastanza a suo agio. Ci mette il suo, cioè corsa e quantità, chiaro che rispetto all’ultimo Calhanoglu è proprio un altro mondo, meno a colori.
Brahim 7: Se passi da Manchester City e Real Madrid, voluto da Guardiola e Zidane, le qualità non puoi che averle e la maglia non può pesarti più di tanto. E così è per Brahim che ormai è una certezza quando viene chiamato in causa. Dopo il gol a Crotone, segna anche oggi lo 0-2, anche se questa volta solo momentaneo. Mette in campo una partita di solidità e fantasia, svariando per il campo, alla ricerca del bello, oltre che dell’utile. Il suo gol, che inizia lui nella nostra trequarti è proprio l’emblema di questa ricerca.
(Hauge 7: Entra e fa in tempo a trovare il suo primo gol rossonero, nella stessa competizione in cui aveva trovato l’ultimo in giallonero. Ha una voglia di spaccare il mondo incredibile e una forza straordinaria nelle gambe. Arriverà anche il suo momento dall’inizio, è solo questione di saper pazientare)
Ibrahimovic 6: Il solito Ibra, il solito concentrato di personalità e classe che non appassisce mai. Va al suo ritmo, ovviamente, e gli altri si adeguano, ma quando decide di inventare, inventa. Dirige l’orchestra per un’oretta senza forzare troppo poi esce. Buona sgambata in vista di lunedì.
(Leao 5: Prestazione sinistramente simile a quella in terra portoghese. Non uno, ma dieci passi indietro rispetto al Derby e non solo per quanto incide in partita, ma per la voglia che non mostra. Sempre il solito discorso, quando entra dalla panchina sembra sempre stia facendo un favore ad allenatore e compagni)