In un focus sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Marco Fallisi ha spiegato il motivo per il quale Divock Origi è perfetto per il gioco del Milan di Pioli.

“Nei giorni di lavoro a Milanello ha sfoggiato un bagaglio tecnico notevole: Pioli ha tra le mani un attaccante completo e perfettamente compatibile con i suoi principi di gioco, l’uomo in più che permetterà a Ibra di rientrare senza affanni e a Giroud di rifiatare più spesso di quanto non sia accaduto nella stagione scorsa. Di fronte a un’annata ricca di impegni e spezzata dal Mondiale in inverno, alternare uomini ed energie a disposizione può fare la differenza.”
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“Il debutto di Divock, nei minuti finali del 4-2 all’Udinese, si è materializzato sulle zolle mancine dell’attacco, occupate spesso anche al Liverpool sotto la guida di Klopp, ma la mossa di Pioli non deve ingannare: per il tecnico rossonero il belga è prima di tutto un centravanti ed è in quel ruolo che lo vedremo prevalentemente inazione con la maglia del Milan. Soprattutto per due motivi: primo, a sinistra la concorrenza è persino più accesa che al centro dell’area (Leao è il titolarissimo della fascia e Rebic un ottimo vice); secondo, Origi interpreta la missione della prima punta in maniera diversa dagli altri numeri 9: meno regista d’area di Giroud ma più fluido e incline agli scambi posizionali con i compagni di reparto, meno dominante di Ibra in area ma rognosissimo da affrontare per chi lo marca.”
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photocredits: acmilan.com