Il difensore dell’Olanda e dell’Ajax Jurrien Timber va controcorrente e approva il Mondiale così particolare e tanto criticato. Ne ha parlato ai microfoni di La Repubblica proprio dopo aver lasciato il Qatar per mano dell’Argentina.

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Queste le sue parole sull’idea ormai data per assodata di una scelta assurda della FIFA: “Non sono d’accordo. Giocare in questo periodo è stato bello anche dal punto di vista tecnico. A parte la temperatura perfetta, siamo arrivati qui nelle condizioni fisiche ideali, perché non eravamo stanchi come normalmente succede a fine stagione. Si è visto dall’intensità del ritmo: le partite sono state tutte veloci. E i calciatori migliori, proprio perché stavano bene, hanno potuto rendere al massimo. Credo che sia un’esperienza da ripetere, se ci sarà la possibilità”.
Così la pensa il difensore dell’Olanda. Però, scrive La Repubblica, è difficile che possa accadere nella prossima edizione del 2026, che si disputerà in Usa-Messico-Canada. Anche perché l’allargamento a 48 squadre renderebbe ancora più complicato spezzare il calendario dei club a metà stagione. Il Mondiale di Usa ’94, con alcune temperature torride, dimostrò peraltro che, quando le partite sono disseminate in stati o regioni dal clima molto diverso, è impossibile che tutte le Nazionali trovino condizioni ambientali uniformi. Privilegio, invece, possibile in Qatar, dato che le partite si sono giocate nella stessa città o al massimo a una distanza di 70 chilometri, con l’azzeramento della fatica dei trasferimenti.
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