il 27/09/2023 alle 15:48

Nuovo stadio Milan, c’è il primo progetto! Date, capienza e urbanistica

2 cuori rossoneri

Presentato ufficialmente il primo progetto del percorso che porterà alla costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese: il focus è sull’urbanistica ma ci sono delle importanti anticipazioni su quello che potrebbe essere il futuro

Il Milan oggi ha mosso i primi passi ufficiali per il nuovo stadio, presentando una proposta di Variante Urbanistica per l’area di San Donato Milanese denominata “San Francesco”, una proposta che è preliminare a un possibile successivo sviluppo del progetto definitivo. Dal comunicato ufficiale diramato dalle parti in questione sono arrivate indicazioni importanti per quanto riguarda l’urbanistica, la capienza dell’impianto e i prossimi passi dell’iter che porterà alla costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese. Di seguito, un riassunto del comunicato e le parole di Tim Romani (CAA ICON) e del sindaco di San Donato.

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Il primo progetto per il nuovo stadio del Milan: urbanistica, metratura, progetto e un’ipotesi sulle date di inizio dei lavori

L’obiettivo di questa proposta è quello di portare una valorizzazione significativa dell’area grazie a una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione: la creazione a Sud di una nuova “Porta di Milano”; la connessione (Est-Ovest) di San Donato verso l’Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi; una più facile fruibilità e servizi per il Parco Sud e infine un’ordinata accessibilità al possibile futuro sito. L’intervento proposto è volto anche ad assicurare una mobilità sostenibile e dei trasporti pubblici prevede interventi migliorativi sulla rete infrastrutturale esistente, che andrebbero a coinvolgere la stazione ferroviaria, quella metropolitana e la rete viaria, come un nuovo sistema di percorsi pedonali e ciclabili.

Come già anticipato, il Club ha incaricato CAA ICON, società internazionale leader nel settore del project management e strategic advisory, di guidare la realizzazione del progetto, mentre MANICA, tra i più importanti studi di architettura al mondo, sarà il Design Architect incaricato di sviluppare il masterplan del nuovo stadio e dell’intero distretto per l’intrattenimento.

Per il nuovo stadio del Milan, l’ipotesi progettuale prevede la costruzione di un impianto innovativo, sostenibile e multifunzionale, in grado di accogliere circa 70mila spettatori. Il prossimo passo dell’iter sarà la presentazione di questo progetto, un progetto che prevede in 108mila metri quadrati la costruzione di un’area a forte e preminente vocazione sportiva, con un mix multifunzionale di strutture e servizi inserito in un contesto di 235mila m2 di verde fruibile. Insieme allo stadio, l’ipotesi progettuale prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel e un distretto per l’intrattenimento, nonché un Energy Center per la produzione di energia sostenibile. Elementi il cui insieme caratterizzerebbe un’area di sicuro pregio architettonico e urbanistico, con un’ampia gamma di servizi, eventi e programmi culturali, a beneficio della comunità locale e non solo.

Durante l’incontro si è parlato anche di quelle che potrebbero essere le ipotetiche date per l’inizio della costruzione del nuovo stadio del Milan. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, presente all’incontro con il direttore Simone Cristao, serviranno 18 mesi per approvare il progetto: l’approvazione potrebbe arrivare quindi tra l’inizio e la primavera del 2025. Nell’autunno dello stesso anno, l’idea è quella di cominciare i lavori azionando le prime ruspe, lavori che poi verrebbero portati a termine per la stagione 2028/2029.

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“Sono a Milano per questo”: le parole di Tim Romani

Intervenuto proprio nell’incontro tenutosi poco fa, uno dei responsabili del progetto di CAA ICON, Tim Romani, ha parlato così del progetto per il nuovo stadio del Milan e di come si è arrivati alla decisione di lavorare su San Donato Milanese:

“Ho iniziato a lavorare al progetto un anno fa, quando il Milan ha contatto CAA ICON per gestire la situazione. Sono stato presidente per 22 anni ma ho lasciato la società proprio per condurre questo progetto: sarà proprio questo il mio ultimo progetto. Passati 8-9 mesi per studiare varie zone, siamo arrivati a 2-3 opportunità adatte e poi ci siamo concentrati su unico progetto a San Donato, presentando la proposta della variante urbanistica. Molto del lavoro è stato già fatto anche grazie a SportLifeCity: la nostra è una variante a ciò che è stato già approvato per il vecchio progetto di appunto SportLifeCity, per il quale abbiamo ingaggiato tecnici e esperti per un progetto da 1.400 dati. Vorrei confermare che sono a Milano per il progetto del Milan: in passato ho condotto progetti simili anche insieme a Gerry Cardinale, sono una persona seria e prendo questo progetto seriamente. Per questo sono qui, perché faremo questo progetto, un progetto che è già dettagliato. Vorremmo che i tifosi possano apprezzare il lavoro tecnico e che capiscano che noi vogliamo affrontare le sfide che ci sono davanti. Vi diremo in futuro come e quando affronteremo queste sfide”.

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Le parole del sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri

Nel comunicato ufficiale diramato a seguito dell’incontro dalle parti in questione, anche il sindaco di San Donato Milanese Francesco Squeri ha parlato del primo progetto urbanistico del nuovo stadio del Milan:

“È un giorno importante che ci pone di fronte a decisioni, quali esse siano, che avranno comunque un impatto sul futuro della nostra città. Viene depositato ufficialmente un progetto che può rappresentare, non solo per San Donato, una sfida e un’opportunità di sviluppo, lavoro e crescita sociale. Adesso, dopo che la società Sportlifecity ha formalizzato la scelta su San Donato per il dopo San Siro, inizia il nostro lavoro come Amministrazione. Si valuteranno con attenzione i contenuti progettuali per una prima verifica di fattibilità legata all’avvio dell’iter procedurale. Come già affermato in molte occasioni, verificata la percorribilità dell’operazione urbanistica presentata, studieremo e metteremo in campo tutti gli strumenti per garantire il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei cittadini, delle associazioni e dei partiti politici su una scelta che dovrà sapere mettere al centro l’interesse pubblico di un’operazione che ha l’ambizione di far cogliere alla nostra città una grande opportunità di rilancio e attrattività dei prossimi anni. Insieme alla città coinvolgeremo anche Regione Lombardia, Città Metropolitana, Città di Milano e i Comuni confinanti, oltre a Ferrovie, Metropolitana Milanese, Autostrade per l’Italia e Parco Agricolo Sud Milano, che sono tutti parte delle scelte che incideranno sul successo di un progetto così storico e ambizioso. Questa partita è un’impresa che può essere realizzata solo con la partecipazione di tutti, nessuno escluso. A tal proposito, nei prossimi giorni i Gruppi Consiliari riceveranno copia di tutta la documentazione che gli uffici stanno provvedendo a realizzare. Questo non sarà che il primo passo per dare avvio ad un percorso di coinvolgimento della città per giungere ad una decisione, che possa maturare secondo metodi e procedure all’altezza della scelta che, insieme, dobbiamo prendere».

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