Un voto al calciomercato del Milan, la forza di chi è rimasto e un derby d’alta classifica: abbiamo fatto due chiacchiere con Marco Nosotti
La pausa Nazionali è il momento giusto per fare due chiacchiere con Marco Nosotti, giornalista di Sky Sport ex corrispondente Milan e che ora lavora a stretto contatto proprio con la nuova Italia di Luciano Spalletti. Dal calciomercato del Milan al gruppo “storico” dei rossoneri passando per un derby d’alta classifica: tre domande dalla redazione di Radio Rossonera, tre risposte di Marco Nosotti.

Un voto al mercato del Milan
“Do un 8, ma anche un 9. E’ un mercato di giocatori non adattati ma adatti, un mercato coerente, un mercato che segue quello che Pioli vuole e può fare, giocare in maniera offensiva con corsa, forza, presenza nella metacampo avversaria e con una competenza che prima non aveva. Prima sviluppava molto a sinistra, ora anche a destra: l’asticella ora si può alzare, se non è già stato fatto. Il mercato è venuto fuori coerente, buono, ok manca il centravanti, quello che permetterebbe a Giroud di essere Giroud sempre e comunque. Reijnders, Loftus-Cheek sono grandissimi giocatori già pronti. C’è equilibrio, sono stati inseriti giocatori importanti e significativamente bravi che alzano anche la qualità degli allenamenti. Manca, se volete, il centravanti vero e proprio”.
Maignan, Theo, Leao, Giroud
“Cosa mi aspetto da loro? Che partecipano alla costruzione di una nuova mentalità rossonera. Sono sempre stato uno di quelli a dire “gli italiani restano e gli stranieri vanno”, lo zoccolo duro degli italiani bravi e dedicati è un valore aggiunto. E io ora mi aspetto che lo facciano loro, credo che l’esperienza anche di Paolo Maldini e Ricky Massara gli abbia fatto capire cosa vuol dire giocare nel Milan. Al di là del “Moneyball” ci sono gli uomini, e gli uomini non sono solo calcio e statistiche ma sentimento e forza per dare tutto ad un gruppo che vuole darti tutto. Mi aspetto che partecipino alle costruzione di una mentalità rossonera nuova, dedicata, che tenga conto di cosa vuol dire essere una moderna squadra europea con le tradizioni che fanno parte della storia del club”.
Il derby
“Che bella partita mi aspetto… Anche l’Inter ha fatto benissimo, a proposito di una squadra solida che ha tappato qualche buco e dato soluzioni a qualche situazione di campo. Le due squadre stanno bene, non so chi ci arrivi da favorita perché entrambe le squadre hanno i risultati dalla loro, hanno le giocate dalla loro e hanno una rosa che è già integrata bene a livello di gruppo, cosa che al Milan lo scorso anno non c’è stata. Difficile pensare ad una favorita, due squadre che si stanno esprimendo bene già da subito per quello che vogliono e possono dare. Sono le due che mi sono piaciute di più”.
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