Intervenuto sul canale Youtube di Basement Café insieme al telecronista Stefano Borghi, Sandro Nesta ha parlato di calcio di una volta e di oggi. Durante la chiacchierata di tre quarti d’ora circa, l’ex difensore del Milan ha raccontato un divertente aneddoto del passato, in relazione a Ronaldo.
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Lo spunto nasce dalla domanda: “Messi è il migliore di tutti i tempi?“. Nesta risponde così: “Per me no. Io sono legato a Ronaldo, il Fenomeno. Ho giocato contro loro due e Cristiano. CR7 e Messi li ho beccati a 38 anni e già ero mezzo fritto. Il brasiliano l’ho beccato a 21 anni a Parigi in finale di Coppa Uefa. La cosa assurda è che sono uscito sereno: avevo perso e mi sono chiesto ‘Ma cosa potevo fare?. Ho trovato il giocatore più forte che abbia mai visto e le mie capacità non sono sufficienti per fermare questo tizio qua’”.
Proseguendo nel discorso sul Fenomeno (che in rossonero è stato dal gennaio 2007 al giugno 2008) si è collegato all’aneddoto di Milanello. Queste le parole di Nesta: “Poi abbiamo giocato insieme al Milan. C’era un periodo in cui noi vecchietti non andavamo più in nazionale. Rimanevano a Milanello tanti brasiliani, sei o sette circa, e anche sei italiani: io, Brocchi, Ambrosini… In quella settimana gli allenamenti sono un po’ noiosi, e allora organizziamo Italia-Brasile, proprio con le magliette. Ognuno si presentava con la propria divisa della nazionale e giocavamo in campo piccolo. Si presenta Ronny, tutto rotto. Ci ha dato una rumba… Alla fine abbiamo anche litigato tra di noi, io con Ambro, lui che mi insultava. Ma perché ci avevano proprio rincoglionito. Lui era un fenomeno mai visto, ma un ragazzo eccezionale anche. Il numero uno”.
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