La “Freccia di Ponsacco” Luciano Chiarugi, ex giocatore di Napoli e soprattutto Milan (60 gol e 31 assist in 155 partite) ha parlato di analogie e differenze tra i rossoneri e il Napoli in attesa della prima delle tre supersfide tra Pioli e Spalletti in programma al Maradona domani sera (20.45): Leao o Kvaratkshelia? Le parole ai microfoni di Tuttosport.

«Chi preferisco tra i due? Una bella domanda. Le rispondo così: a livello assoluto, per ora, dico il Leao della passata annata. Ma se dobbiamo fare un confronto solo per la stagione in corso, rispondo il georgiano. Il Diavolo ha conquistato lo scorso scudetto anche perché il portoghese ha fatto la differenza nella seconda parte della stagione. Questo è sotto gli occhi di tutti. Adesso non si è riconfermato a quei livelli, mentre Kvara ha avuto un impatto straordinario, è partito subito alla grande. Lui e Osimhen hanno dato un’impronta di superiorità determinante».
Quale è la caratteristica che ammira di più in Leao e in Kvaratskhelia?
«Il portoghese è un giocatore con peculiarità particolari. Da un momento all’altro può cambiare il regime della squadra, anche se quest’anno ha vissuto qualche difficoltà, forse anche perché non è stato sempre in condizione ottimale. Poi, quando uno lo osserva in campo, nel bene o nel male, nota sempre lo stesso atteggiamento. Che segni, sbagli un gol, giochi bene o male. Mentre di Kvaratskhelia vediamo le reazioni, positive o negative. Diciamo che il georgiano è più tecnico, mentre Leao è più veloce. A Kvara però non manca lo sprint e lo si vede anche negli assist».
Anche la testa incide.
«La testa incide? Certo. Leao deve sempre avere la convinzione mentale di essere nella giornata giusta, così è irrefrenabile e segna gol incredibili, a differenza di quando invece sbaglia qualcosa di fin troppo facile per lui. Kvaratskhelia si è ambientato subito in Italia e sta facendo la differenza. Sappiamo quanto queste cose contino. Prenda De Ketelaere: è arrivato con la nomina di calciatore fortissimo, di quello che avrebbe reso il Milan ancora più forte. Per ora ha avuto delle difficoltà, penso proprio perché nel calcio si deve tenere conto anche di questi aspetti. Spesso occorre avere pazienza».
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Su Leao e Kvaratskhelia e sulle ali che saltano l’uomo
«Il massimo sarebbe schierarli nella stessa squadra, uno da una parte e l’altro sulla corsia opposta. Oggi c’è più fisicità e credo che a volte si ecceda. Prima si giocava a uomo, oggi ti lasciano più libertà, ci sono più spazi. Adesso si esagera un pochettino, diciamo. Il calcio è più atletico e più veloce, ma non dimentichiamo che prima c’erano certi mediani che manco ti facevano respirare. È più facile ora, per chi è più tecnico e strutturato, affrontare le difese avversarie».
Napoli-Milan di campionato e Napoli-Milan di Champions
«Il Milan ha la necessità di fare bene a Napoli in campionato, dopo comunque aver dimostrato le proprie capacità in Europa. I tre punti servono più a Pioli che a Spalletti, più che altro perché i campani vinceranno meritatamente lo scudetto, mentre il Diavolo deve stare attento alle altre squadre che mirano alla qualificazione alla prossima Champions. Resto poi convinto che qualcosa, domenica, verrà mascherato dagli allenatori. E che quindi, per il successivo appuntamento in coppa, vedremo cose differenti».
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