Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa da Milanello nella giornata di vigilia del match del ventottesimo turno di Serie A tra Napoli e Milan. L’allenatore dei rossoneri ha parlato tra gli altri temi del possibile modulo dei rossoneri al “Maradona”, della perdita di Osimhen negli azzurri, del momento di Aster Vranckx e del paragone tra Jannik Sinner e il Milan. Qui tutte le dichiarazioni di Pioli in conferenza.

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La notizia di Leao arrivato in anticipo dall’impegno delle Nazionali è il simbolo dell’atteggiamento che la squadra vuole avere nel finale di stagione?
“È chiaro che c’è stata l’ultima sosta prima di questi ultimi due mesi, saranno i due mesi decisivi. Sono verdetti e giudizi parziali. In questi due mesi possiamo fare ancora tanto”.
Un anno fa il Milan a Napoli si candidava per lo Scudetto. Che Milan arriva rispetto a un anno fa?
“Durante la sosta ho detto ai ragazzi che non è cambiato niente. Un anno fa nessuno scommetteva su di noi, adesso in pochi credono in noi, in pochi credono che possiamo superare i quarti, che possiamo arrivare nelle prime quattro. È una stagione che può diventare addirittura gloriosa, ma anche un poco negativa. Non conta più quello che è successo l’anno scorso, dobbiamo concentrarci sulle ultime 10 di campionato e sulle 5 di Champions”.
C’è l’ipotesi del ritorno alla difesa a 4?
“C’è questa ipotesi, anche se non abbiamo mai pensato di difesa a 3 o a 4. Abbiamo provato entrambe le cose, se giochiamo da Milan possiamo vincere. Se non giochiamo da Milan rischiamo di perdere”.
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Il Milan è in grado di ripetere la prestazione dell’andata per testa e condizione fisica?
“È stata una delle poche partite in cui non avevamo scelto di andare in parità numerica alti, ma li avevamo aspettati un pochettino. Ci saranno difficoltà, affrontiamo una squadra di livello ma credo tanto nella mia squadra. I miei ragazzi sanno che devono spingere al massimo e che devono andare oltre i propri limiti”.
La perdita di Osimhen è importante per il Napoli?
“Che sia fortissimo è evidente, ma il Napoli ha vinto sette partite consecutive senza di lui. Le mie scelte non saranno condizionate dalla sua presenza o meno”.
Perché c’è questo scetticismo che aleggia intorno al Milan?
“Io credo di allenare un gruppo molto responsabile e coese che sa lavorare in un certo modo e che non si fa condizionare troppo da quello che si dice fuori. Sappiamo che abbiamo un finale di stagione molto importante. Sappiamo che abbiamo fatto molto meglio in Champions e molto peggio in campionato, ma possiamo rimediare”.
Che cosa ha il Napoli di più rispetto al Milan e cosa il Milan ha in più rispetto al Napoli?
“Il Napoli ha avuto molta più continuità di risultati in campionato, noi non siamo stati così continui. Gli ultimi due mesi non sono stati così all’altezza della nostre qualità. Non credo che meritassimo di perdere all’andata. Comunque andrà domani la Champions sarà tutta un’altra storia, subentrano altri fattori che non sono condizionabili dalla partita di domani sera”.
Ancora convinto che lo spazio occupato da Leao nell’ultimo periodo è lo spazio preferito?
“Sì, domani sarà lo stesso. Leao è l’unico giocatore del Milan che può andare dove vuole, basta che non va sotto la palla. Non mi piace quando va sotto la palla”.
La squadra è pronta ad andare avanti con le sue gambe senza Ibrahimovic come ha saputo dimostrare nelle altre stagioni?
“Sapete che sono il primo tifoso e sponsor di Zlatan, è troppo riduttivo però indicare Ibra come unico motivo di crescita della squadra. La squadra ha dimostrato di poter giocare anche senza Zlatan. È stato difficilissimo vincere l’anno scorso, ci stiamo accorgendo che è ancora più difficile riconfermarsi”.
Pensi che da qui alle partite con il Napoli in Champions ci sia bisogno di tutti i giocatori?
“Assolutamente sì, ma credo che sarà un discorso solo in quella settimana lì. Prima c’è spazio per recuperare e pensare ad una partita per volta, noi dobbiamo far bene anche in campionato”.
Mi spiega la crescita di Vranckx e può essere un prospetto per il futuro?
“Vranckx sta crescendo, è un giovane sicuramente forte. Poi devo fare delle scelte. In mezzo al campo siamo in tanti, è un giocatore che sta facendo bene in tutti gli allenamenti così come i suoi compagni. I giocatori che non giocano non è sufficiente che facciano bene, devono fare meglio per convincere l’allenatore a cambiare la formazione perché l’allenatore vuole vincere le partite. Faccio la formazione per vincere le partite. Aster sta facendo di tutto per farmi cambiare idea così come stanno facendo di tutto tanti altri suoi compagni”.
Paragone Sinner-Milan. La ferocia mentale si può allenare?
“Io sono sicuro che il Milan ce l’abbia, e l’ha dimostrato. Nelle partite in cui serviva l’abbiamo messo in campo, siamo stati molto meno bravi nelle altre partite. Ce l’abbiamo, riusciremo a metterla in campo”.
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