Il giorno prima di Napoli – Milan, gara di ritorno valida per l’accesso alle semifinali di Champions League, Vincenzo Montella ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Di seguito l’intervista completa.

L’infanzia a Castello di Cisterna, Napoli. Una carriera tra Italia ed Europa, Milan compreso. Tifa per una delle due? “Sono contento perché passerà un’italiana. È una sfida tutta nuova, il vantaggio dell’andata si annulla. E mi aspetto anche uno stadio Maradona strapieno e che canterà dall’inizio alla fine”.
Il risultato di mercoledì scorso non condizionerà? “Impossibile fare calcoli. Sarà una partita aperta, per il Milan non avrebbe senso chiudersi in difesa. A determinare sarà un episodio, un colpo di classe”.
Se l’aspetta più da Leao o da Kvaratskhelia? “Rafa ci è andato vicino a San Siro. Ha giocate da campione vero, gli manca un po’ di continuità. Ma arriverà. E’ il giocatore perfetto per le esigenze del calcio moderno: velocità e tecnica”.
E Kvara? Montella: “Da subito si è capito che aveva colpi straordinari. Mi ha stupito per fame, continuità, voglia di mettersi a disposizione. C’è il merito dell’allenatore, che ha saputo coinvolgerlo, ma anche una sua predisposizione naturale”.
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Il ritorno di Osimhen sposterà l’equilibrio della partita? “Credo di sì, per come attacca la profondità, per come riempie l’area e per le abilità nel gioco aereo. E poi perché aiuta la squadra anche quando la palla è degli altri: se non c’è, manca. Se c’è, sempre che sia in condizioni ideali, incide. Con lui il Napoli si riconosce di più, cambia il suo modo di giocare, come cambierà di conseguenza per il Milan”.
Il giro di attaccanti si chiude con Giroud: credeva potesse diventare la punta di riferimento del Milan? “Sì, me l’aspettavo così, è un campione abituato ormai da anni a vincere. Giocatori con una mentalità simile incidono nel comportamento della squadra”.
Vuol dire che questo Milan, con Giroud, Theo e gli altri, ha fatto pesare l’esperienza? “All’andata sì, è successo. Il Milan ne ha tratto beneficio, al contrario il Napoli ha pagato in personalità. Si è innervosito troppo. Così ha perso per squalifica Kim e Anguissa, due pedine importanti per la fisicità che portano, ma non fondamentali come Osimhen. Sostituirli sarà più facile”.
Come mantenere la calma? Questa l’idea di Montella: “Non ripeteranno l’errore del secondo tempo di Milano. E sono certo che anche Spalletti sarà bravo a gestire la tensione della sua squadra; lui sì, ha esperienza internazionale da vendere. Ha dimostrato ancora una volta di essere un allenatore straordinario. Tutto il Napoli merita applausi”.
E per Pioli e il Milan? “Bravissimi anche loro. La loro crescita costante è il frutto di una abile programmazione societaria. Pioli ha aggiunto mentalità, coesione, convinzione”.
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