“Non solo Moneyball, così il Milan ha lavorato da record”: l’analisi

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Il Moneyball, gli algoritmi e le finanze: l’estate del Milan nell’analisi di Giudice

Attraverso un’approfondita analisi per il Corriere dello Sport, Alessandro Giudice ha studiato attentamente l’estate di calciomercato del Milan trattando il ‘Moneyball‘ ed elencando il saldo tra acquisti e cessioni.

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Spese, ammortamenti e “il capolavoro”

Nel suo approfondimento, il giornalista esperto sul tema esordisce così:

“Quello appena concluso dal Milan è il mercato più oneroso della Serie A per distacco, in termini di mera differenza tra acquisti e cessioni. Sommando il costo per l’acquisizione dei nuovi giocatori (113 milioni) ai bonus che il club si è impegnato a corrispondere se matureranno le condizioni (21 circa) il Milan ha speso 134 milioni. Uno sforzo che sorpassa notevolmente quanto ricavato (70) dalla cessione di Tonali al Newcastle. Tutti gli acquisti conclusi nella finestra estiva sono a titolo definitivo, senza ricorso a prestiti come era spesso accaduto nelle sessioni precedenti”.

In pratica, la dirigenza ha reinvestito lo “spazio reddituale” creato in una stagione dai ricavi in netta crescita (+30% rispetto all’anno precedente). Aggiungendo i 60 milioni di saldo uscite-entrate ai 50 spesi l’anno scorso, come si può facilmente immaginare, nessun club di Serie A in due anni ha comprato quanto i rossoneri.

Dopo aver toccato aspetti tecnici, il focus di Giudice si sposta sui costi:

“Il capolavoro di Furlani e Moncada risiede nell’avere completato il rinnovamento senza alzare il costo complessivo della rosa. Gli ammortamenti crescono di 15,6 milioni (24,4 la quota dei nuovi cartellini contro di un risparmio di quasi 9 dalle uscite) ma scende il costo aziendale del monte stipendi: 33 le remunerazioni dei nuovi contro 44 quelle dei giocatori partiti. L’impatto negativo (stipendi e ammortamenti) sarà quindi limitato a 5 milioni, su un bilancio 23/24 che beneficerà di 60 milioni di plusvalenza-Tonali meno 2,2 milioni di minusvalenza rimediati con la cessione di Rebic”.

Nel complesso, la sessione estiva 23/24 conferma l’approccio adottato dal Milan negli ultimi anni. E allora, “l’attenzione all’impiego delle risorse è ritenuta garanzia irrinunciabile per sostenere la crescita tecnica e sportiva. Prima Elliott, ora RedBird, hanno sempre sovvertito la logica per cui un club dovrebbe contare su azionisti disponibili a finanziare perdite economiche a iosa, in base a un malinteso concetto che vede nel dispiego di risorse l’unica strada per il successo sportivo”.

Come funziona veramente il Moneyball?

Siccome spesso si è parlato del Moneyball, Giudice visualizza con attenzione cosa significhi e come ci lavora il Milan:

“Si è parlato molto dell’approccio Moneyball ma ciò non equivale (come qualcuno pensava) a pescare giocatori sconosciuti, solo perché selezionati da un algoritmo informatico. Moneyball significa massimizzare la performance attesa per ogni euro investito, utilizzando metodi statistici e attraverso lo studio di dati disponibili in realtà già da molti anni e utilizzati da molti club. La novità consiste nell’aggiunta di una variabile (quella economica) all’algoritmo, così da massimizzare il rendimento per gli azionisti”.

“Sul presupposto che gli interessi di tifosi e proprietà vadano allineati perché il ritorno economico dipende dalla capacità del club di vincere e accrescere il proprio standing sulla scena competitiva. Non sfugge, ad esempio, che il Milan abbia puntato soprattutto su giocatori a un anno dalla scadenza coi rispettivi club: circostanza che ha sicuramente migliorato la posizione negoziale“.

Per questo, scrive il giornalista, ci si può attendere una progressione degli investimenti sul mercato se i risultati e la crescita saranno soddisfacenti. A tale proposito, va tenuto presente che, prima dell’arrivo di Jovic, negli ultimi giorni di mercato la dirigenza era pronta a riversare 18 milioni sul cartellino di Taremi. “Ciò significa che il Milan disporrà forse di un budget a gennaio o che la quota non investita potrà aggiungersi al budget della prossima estate, magari per una punta di prospettiva che raccolga il testimone di Giroud”.

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Rassegna Stampa