MONDIALI FEMMINILI, AUSTRALIA – Domenica 9 giugno la nazionale femminile italiana debutterà ufficialmente in questi mondiali di Francia 2019: alle ore 13 le azzurre affronteranno l’Australia, primo e ostico avversario in questo difficile campionato. Quali sono i tratti caratteristici del primo avversario dell’Italia ai mondiali? Che tipo di squadra ci dobbiamo aspettare in campo?
Prima di tutto, quando pensiamo alla nazionale femminile australiana dobbiamo eliminare l’eventuale preconcetto basato sulle caratteristiche della nazionale maschile, conoscenza di vecchia data ma profondamente diversa dalla controparte femminile.
La nazionale femminile dell’Australia, le cui giocatrici sono definite “Matildas”, si trova stabilmente nelle prime 10 posizioni del ranking FIFA: attualmente occupa il 6^ posto, subito dopo le consolidate strapotenze del calcio femminile mondiale. Il palmares di questa squadra sembra però raccontare una storia diversa: sempre qualificata dal 1995, il miglior piazzamento nel campionato del mondo è però il quarto di finale, raggiunto nelle ultime tre competizioni (2007, 2011, 2015), stesso miglior piazzamento raggiunto nei giochi olimpici (2004, 2016). Nella dimensione più “locale” delle grandi competizioni, ovvero la Coppa delle nazioni asiatiche e la Coppa delle nazioni oceaniane, c’è invece molta più dimestichezza con podi e vittorie.
La nazionale australiana del 2019 partecipa ai mondiali con una delle rose più competitive degli ultimi anni, dotata in ugual modo di giovani e di esperienza, con un grande entusiasmo dettato anche dal recente cambio di allenatore: l’esonero -non senza polemiche- di Alen Stajcic ha lasciato spazio all’arrivo di Ante Milicic, che ha portato una filosofia e un assetto tattico più votati all’attacco. L’Australia potrebbe infatti schierarsi in campo con una sorta di 4-2-4, modulo che ha sperimentato anche nell’ultima partita contro gli Stati Uniti: questo voto al gioco offensivo, con terzini molto alti e transizioni veloci e verticali, è stato tuttavia riservato allo scontro con un avversario forte e di grande qualità come gli USA di Alex Morgan e compagne, dunque la partita inaugurale delle Matildas contro l’Italia potrebbe anche vedere in campo assetti più contenuti. Certo è però, che un eventuale approccio ultra offensivo potrebbe rendere vulnerabile il reparto difensivo, già pesantemente folgorato dalle recenti reti subite contro gli stessi Stati Uniti e contro l’Olanda, partite perse rispettivamente 5-3 e 3-0
In conclusione, ecco i nomi da tenere a mente: Sam Kerr è la leader incontrastata tra le “giocatrici da tenere d’occhio”, dotata di grande intelligenza tattica e personalità, con qualità di finalizzazione fuori dal comune. Accanto a Kerr, sarà bene appuntare sul taccuino anche il nome della trentaquattrenne Lisa De Vanna, dribblatrice seriale e attualmente la miglior marcatrice nella storia delle Matildas. E per non farsi mancare nulla, oltre all’esperienza, c’è la giovane promessa: si tratta di Ellie Carpenter, classe 2000, terzino destro con licenza di spingere e di uccidere – la concorrenza.
Immagine tratta da: Footballs.tumblr.com
Lucia Pirola