Moncada
Con l’inizio della stagione, si sa, i protagonisti dello Scouting calcistico iniziano ad errare per i vari paesi, europei e non, alla ricerca di talenti da poter visionare, analizzare, seguire, coccolare e perché no contattare.
Geoffrey Moncada, capo del reparto Scouting del Milan, questa volta ha optato per il Portogallo. Alcuni dei nomi sul piatto, che verranno seguiti e studiati dal professionista francese sono 4: Tomás Händel, Joao Palhinha, Paulo Bernardo e Vitinha. Di quest’ultimo non parleremo, giocatore già relativamente famoso e in vetrina sia con la Nazionale portoghese U-21 (protagonista nell’europeo perso in finale dai lusitani) sia con il Porto (è anche subentrato nella sfida di Champions di qualche giorno fa proprio contro il Milan). E i primi 3? Chi sono? In che ruolo giocano? Che caratteristiche hanno? Proviamo a spiegarvelo brevemente:
Tomás Handel è un mediano classe 2000 in forza al Vitoria Guimaraes. Ha doppia nazionalità, sia portoghese che austriaca, e gioca per il Vitoria sin dalle giovanili. È un mediano leggero, alto 1.80 ma che non disprezza il contrasto fisico. Macino naturale, molto abile a spezzare le linee di pressione e creare superiorità in mediana con finte di corpo e uscite palla al piede. Naturalmente ancora piuttosto acerbo, considerando che questa è e sarà la sua prima stagione in prima squadra. Se dovessimo forzare un paragone, potrebbe essere l’erede naturale (o il vice, n.d.r.) di Ismael Bennacer. Le caratteristiche tra i due sono relativamente simili.
Joao Palhinha dei tre è indubbiamente il più conosciuto. La sua Carta di Identità è più impolverata rispetto a quella degli altri due e recita Luglio 1995. È nel giro della Liga Portuguesa già da qualche anno, tra Braga e Sporting. Il suo valore di mercato secondo Transfermarkt.it è di 21 milioni, figlio anche dell’esperienza (e dalle qualità) già maturata fino ad oggi. Anche lui mediano, ma diametralmente opposto rispetto ad Handel. 1.90cm di contrasti, scivolate, fisico e protezione del pallone. Una vera e propria diga, un rubapalloni che non disdegna talvolta l’inserimento e la giocata. All’occorrenza, per caratteristiche fisiche e per esperienza, si è anche cimentato come difensore centrale. Anche qui, sempre con la volontà di forzare una similitudine, andrebbe a sostituire quello che attualmente porta Franck Kessié.
Dulcis in fundo c’è Paulo Bernardo, il più giovane dei tre. L’anno di nascita è il 2002, ma ha già stregato tanti club in Europa soprattutto per la sua struttura fisica già estremamente imponente. Le sue migliori qualità, ovvero il potente tiro e la struttura fisica, farebbero pensare a una prima punta di peso (alla vista ricorda molto un Morientes o un Van Nistelrooy). In realtà, Paulo Bernardo sta giocando nelle giovanili spesso sottopunta, quasi in trequarti, e si è rivelato spesso decisivo anche nel mandare in porta i compagni. Ha iniziato questa stagione con il Benfica B nella seconda divisione portoghese. Ancora è agli albori, sia per ritmi (piuttosto macchinosi) sia per esperienza, ed è palesemente il più “verde” dei tre.
Moncada in missione, alla ricerca dei futuri talenti per il Milan.
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