La passerella finale di Zlatan Ibrahimovic ieri sera è arrivata solo dopo l’ultima gara di campionato dei rossoneri, che avevano come unico obiettivo, ormai, quello di raggiungere quota 7o punti. Traguardo tagliato contro un Hellas che adesso dovrà affrontare lo spareggio-salvezza contro lo Spezia. Per quella che era comunque una gara delicata per le sorti del campionato (Milan – Verona) era stato designato Paolo Valeri (oltre 400 direzioni ufficiali).
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La sua prova non è particolarmente piaciuta alla stampa, un po’ per l’aiuto necessario del VAR e un po’ per un rigore non concesso ai rossoneri. In particolare, il Corriere dello Sport ha giudicato negativamente la prestazione dell’arbitro dedicando spazio alla moviola. Questo il giudizio che si legge sulle colonne del giornale questa mattina: “VOTO 5. Ennesima OFR a Valeri per concedere il rigore al Milan, ormai è un habitué (un’indicazione per il futuro?). Ok la valutazione sull’uscita di Maignan: prima il pallone”.
E ancora, scrive: “Brahim Diaz anticipa nettamente Ngonge che lo colpisce dietro la gamba sinistra, non c’è alcun tocco sul pallone del gialloblù, rigore anche facile da dare live. Quella di Faraoni sembra una parata più che un tocco di mano non punibile: sul colpo di testa di Leão, il capitano del Verona colpisce con la mano sinistra, è il braccio interno, ma è debole come scusa…”.
Al quotidiano, però, non è piaciuta nemmeno la prova del VAR Mariani, che in Milan – Verona ha aiutato Valeri solo in una circostanza: “Riscatta ‘Parma’ chiamando il rigore, poi…”.
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