Milan-Verona 3-2

È stata una settimana difficile per i colori rossoneri, anche se ormai, purtroppo, questi fatti sono usuali a Milanello.
Da martedì pomeriggio dalla lista dei giocatori disponibili per Stefano Pioli sono usciti in ordine Mike Maignan, Theo Hernandez e ultimo Brahim Diaz. Per lo spagnolo e il francese saranno i classici 10 giorni di Covid (anche se salteranno la fondamentale sfida di Porto) mentre per il portiere la situazione è più seria perché si parla di ben 10 settimane di stop.
Per delle brutte notizie ci sono però anche delle liete novelle per fortuna perché rientrano Olivier Giroud, Davide Calabria e Rade Krunic, questi ultimi due addirittura titolari nella gara di sabato a San Siro.
Milan Verona però non parte come le ultime gare del Milan a San Siro di questa stagione: i rossoneri orfani di Theo Hernandez, Brahim Diaz, Rafa Leao e Sandro Tonali (gli ultimi due per scelta) sono poveri di idee e non macinano gioco come di consueto.
Qualche incertezza di troppo in difesa unite a uno o due distrazioni arbitrali fanno sì che il Milan chiuda il primo tempo sotto di ben due gol.
Poi lo spogliatoio, che a volte è un toccasana per serate così, e i cambi fanno il loro dovere.
Samu Castillejo sostituisce Alexis Saelemaekers, Rade Krunic Daniel Maldini e Rafa Leao Ante Rebic (cambio già avvenuto al 36’).
Quello del secondo tempo è un altro Milan.
Leao inizia a saltare l’uomo e a creare superiorità, pennellando poi il cross per Giroud che accorcia le distanze incornando di testa. Sempre il portoghese manda in porta di tacco Castillejo che si prende il rigore del 2-2. È la serata dell’esterno spagnolo, che poi mette anche la palla decisiva dentro l’area, con Gunter che regala il sorpasso con l’autogol che trafigge Montipò.
Samu Castillejo vince per distacco il premio come attore protagonista di serata.
Dopo mesi in cui a detta sua – nell’intervista postpartita – non lo voleva neanche sua madre, entra come se fosse un giocatore che non è fuori dalle scelte di Pioli da settimane, ma come qualcuno dedito al gruppo, alla maglia e alla causa rossonera. Rossoneri, quei colori che Samu non ha mai smesso di mostrare di avere addosso.
Il Milan porta quindi a casa tre punti tanto inaspettati quanto fondamentali per continuare quella corsa a quell’oggetto di cui non pronunciamo ancora il nome anche se i ragazzi di Pioli stanno dimostrando gara dopo gara di essere attrezzati per farlo, anche quando manca l’attrezzatura.
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photocredits acmilan.com