Milan-Verona 1-1, the day after! Quanto hanno inciso le assenze di Ibra e Bennacer?… e la classifica

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MILAN-VERONA – La squadra rossonera scende in campo con alcune assenze importanti e si sentono tutte. Rebic prende il posto di Ibra in attacco, lasciando il ruolo di punta centrale a Leao e agendo alle sue spalle. Calhanoglu si sposta in regia al posto dello squalificato Bennacer con Bonaventura che si posiziona sull’esterno. Per finire Calabria prende il posto di Conti. Alla vigilia l’idea che sarebbe stata una partita tosta era già nella testa ti molti tifosi e dopo la lettura della lista dei convocati per la partita di ieri l’idea si è fatta sempre più forte. Il Milan parte male e si trova già in svantaggio dopo 13 minuti… Faraoni, dimenticato da T.Hernandez, sfrutta un bell’assist di Zaccagni e trafigge Donnarumma. Il Milan è molto contratto, poche verticalizzazioni rispetto alle ultime partite, e non riesce mai ad impensierire la difesa del Verona. Serve una punizione dal limite di Calhanoglu, deviata dalla barriera, per rimettere in pari il match. Nel secondo tempo, malgrado la superiorità numerica dal 68′ per il rosso ad Ambrabat, la squadra rossonera non ha dato segni di voler vincere la partita in tutti i modi, ci ha provato, quello sì, ma non con quella fame necessaria per vincere queste partite.

Questa era una partita che il Milan doveva vincere a tutti i costi ma, come spesso è successo negli ultimi anni, nelle partite decisive la squadra rossonera perde qualche certezza di troppo e non riesce a portare a casa il risultato pieno.

IBRAHIMOVIC- La coppia Leao-Rebic alla prima uscita stagionale non ha dato i risultati sperati. Malgrado la prova sufficiente di entrambi, al Milan è mancato un punto di riferimento ben preciso in area in grado di ripulire palloni sporchi e dare sicurezza ai compagni di squadra. Con Ibra la squadra tende a verticalizzare cercando le sue sponde, mentre ieri lo sviluppo del gioco è stato molto orizzontale, permettendo al Verona di posizionarsi sempre al meglio e coprire gli spazi.

I numeri parlano chiaro, con Ibra in campo dal primo minuto il Milan ha vinto 3 volte su 3, con Ibra in panchina, Sampdoria, o indisponibile, Verona, 2 pareggi. Non è un caso… rimane da capire perché il Milan non abbia provato, dopo la partenza di Piatek, a trovare un sostituto che potesse essere utile in circostanze simili.

BENNACER- La sua assenza forse è pesata ancora di più rispetto a quella di Ibra. La sua aggressività in mezzo al campo, la sua capacità di far ripartire velocemente la squadra e la propensione a creare superiorità numerica in mezzo al campo sono fondamentali per questo Milan e per questo modulo.

La squadra è risultata troppo statica e prevedibile, lenta nella manovra, pochi gli spunti dei centrocampisti per creare superiorità numerica. In questo momento non possiamo permetterci di fare a meno di uno come lui.

CLASSIFICA- Dopo la partita con il Parma proprio in questa rubrica avevo scritto che calendario alla mano per capire cosa ne sarebbe stato della stagione del Milan sarebbe stato necessario fare un filotto di risultati positivi prima del derby. Possiamo dire che solo in parte la tabella di marcia è stata rispettata. La squadra era distante 8 punti dalle zone europee e 11 punti dalla zona Champions. La squadra ora ha annullato le distanze con le rivali per l’Europa League, ma la Champions rimane distante ancora 7 punti.

Pesano e non poco in questa parte del campionato i pareggi in casa con Sassuolo, Sampdoria e Verona, che potevano portare il Milan a ridosso della zona Champions. Inutile parlare di quello che sarebbe potuto essere, ora testa al derby e alle prossime partite, un piccolo spiraglio per l’europa che conta si è aperto, la squadra rossonera deve essere abile a giocarsi le sue possibilità.

Cristian Claretti

Photo Credits: AcMilan.com

Rassegna Stampa

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