Milan-Udinese 1-1, the day after! Dichiarazioni, analisi tattica e curiosità

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MILAN UDINESE

MILAN UDINESE

LA PARTITA

Cinque cambi per il Milan rispetto alla partita di Roma. Dentro Kalulu, Romagnoli, Castillejo, Diaz e Leao. Fuori Calabria e Tomori (entrambi acciaccati), Saelemaekers (turno di riposo), Calhanoglu ed Ibrahimovic (infortunati).

Primi minuti a senso unico con il Milan che fa molto possesso palla cercando gli spazi per colpire e l’Udinese che tiene tutti gli uomini dietro la linea della palla per poi cercare delle rapide ripartenze.
La prima azione degna di nota arriva al 18’ quando Diaz semina un paio di avversari e si libera al tiro dal limite dell’area, Musso non si lascia sorprendere e para.
Al 39’ il Milan sfiora la rete del vantaggio con Castillejo che dopo aver saltato Nuytinck si presenta in area e calcia di destro costringendo Musso ad un difficile intervento.
Nel secondo tempo subito una grossa occasione per l’Udinese.
T. Hernandez sbaglia un semplice appoggio per Donnarumma, Pereyra anticipa il portiere rossonero e serve in area Nestorovski, colpo di testa a botta sicura ma Romagnoli compie un miracolo e respinge sulla linea.

Il Milan risponde subito. Solita azione personale di T. Hernandez che sguscia via ad un paio di avversari, passa il pallone a Diaz che serve Meité ben appostato appena fuori area, tiro a giro di sinistro che Musso respinge in calcio d’angolo. Sulla battuta del calcio d’angolo Kessie di testa impensierisce ancora Musso che respinge e salva l’Udinese.
Al 68′ arriva il goal dell’Udinese. Colpo di testa di Becao che sorprende Donnarumma.
Il Milan prova a reagire ma le idee sono confuse e le azioni si concludono con un nulla di fatto.
A tempo ormai scaduto e con le speranze di raddrizzare la partita ridotte ad un lumicino, Larsen decide di combinarla grossa e inspiegabilmente in area interviene con le mani, calcio di rigore che il solito Kessie trasforma, 1-1.

Brutta partita del Milan che non è praticamente mai riuscito ad essere pericoloso in tutto l’arco dei novanta minuti.

ANALISI TATTICA

Il copione della partita è stato abbastanza chiaro con l’Udinese barricata in difesa a copertura della propria porta e pronta a ripartire una volta riconquistata palla. Primo tempo molto noioso con il Milan che prova con il possesso palla a trovare i varchi giusti per colpire ma gli spazi sono veramente pochi e i primi quarantacinque minuti terminano con poche emozioni. Nella ripresa il ritmo sembra essere diverso, occasioni da entrambe le parti ma è l’Udinese che sfrutta un calcio piazzato e beffa la difesa rossonera. La squadra di Pioli ha poche idee, senza un attaccante di peso di riferimento vani sono gli innumerevoli tentativi di cross da entrambe le fasce. Solo un episodio poteva riportare il Milan in partita e così è stato.
Enorme passo indietro rispetto alla trasferta di Roma e visto che le prossime 3-4 partite vedranno in campo sempre gli stessi uomini, mister Pioli dovrà subito correre ai ripari per capire come poter migliorare la situazione.

CURIOSITÀ

Il Milan dopo la giornata di ieri è la squadra che ha subito il minor numero di reti nel primo tempo (9).

Rodrigo Becao autentico incubo per i tifosi rossoneri, in due stagioni due soli goal in serie A, entrambi al Milan.

DICHIARAZIONI

Pioli: “Volevamo vincere questa partita, non ci siamo riusciti. Peccato. Sapevamo che avremmo trovato difficoltà contro una squadra che si chiude tutta dietro. Servivano più velocità e più qualità nell’uno contro uno”.

Proprio la velocità e la rapidità di manovra è quello che è mancato al Milan nella partita di ieri, squadra troppo lenta e prevedibile.

Calabria: “È stata una partita difficile. Ci è mancata brillantezza e qualità di manovra, con loro che si sono chiusi. Oggi abbiamo fatto una partita sottotono. Sono stati due punti sprecati, ma l’importante è averla pareggiata all’ultimo. Dobbiamo guardarci in faccia e decidere cosa fare da grandi. Con l’Hellas sarà una partita molto difficile, dobbiamo lavorare al massimo”.

Come indica Calabria i ragazzi devono capire che senza la giusta cattiveria ed ambizione non si potrà andare da nessuna parte.

Gotti: “Ci sono partite e partite e momenti nelle singole partite. La fase difensiva è stata fatta bene ma eravamo imprecisi nel consolidare il possesso e negli spazi che si aprivano nel Milan c’era la possibilità di fare più male. Sappiamo come avremo potuto cambiare la partita, stava andando secondo i piani. A complicare le cose è stato l’infortunio di Pereyra, l’avrei voluto tenere per gestire la palla negli spazi”.

Chiara l’amarezza di mister Gotti. Tutto stava andando secondo i piani, difesa ad oltranza per poi cercare goal da calcio piazzato o sfruttando qualche ripartenza, fino al fatidico errore di Larsen.

TOP & FLOP

Buone le prestazioni di KessieTonali e Meité. Frank dopo un leggero calo sta tornando a sfornare prestazioni importanti, impressionante la sua predominanza fisica. Si dimostra ancora una volta una sentenza dal dischetto.
Tonali, uscito dopo 45 minuti per infortunio, ha giocato un buon primo tempo, quasi sempre nel vivo del gioco e partita dopo partita conferma la sua crescita. Piano piano sta dimostrando il suo valore.
Meité, spesso criticato, entra in campo proprio al posto di Tonali, riesce a farsi notare per un paio di giocate interessanti e per un tiro insidioso da fuori area. Buona la sua partita.

Da dimenticare le prestazioni di Leao e Rebic.
L’ attaccante portoghese non riesce a trovare continuità di prestazioni e le sue ultime partite stanno facendo irritare molti tifosi rossoneri. Spesso fuori dal gioco e nessuno spunto degno di nota per lui. Stesso discorso per Rebic, autentico protagonista nella partita di Roma, ma contro l’Udinese sembra non essere sceso in campo, rischia addirittura di essere espulso per una clamorosa ingenuità.

photocredits acmilan.com

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