MILAN, THEO HERNÁNDEZ – Tanti sono i bambini che sperano di diventare calciatori, è sempre stato così e sempre lo sarà, ma ci sono alcune storie in cui il destino ha decisamente un ruolo importante…
La storia di Theo Hernández, appena approdato a Milano, sponda rossonera, ha sicuramente qualcosa da raccontare. 3 Hernandez, 3 difensori, potremmo descrivere così la storia della sua famiglia: Papà Jean-François, classe ’69, di origine francese, si è diviso tra Ligue1 e Liga, arrivando persino a giocare una stagione nell’Atletico Madrid; ma di questo i piccoli Theo e Lucas non hanno saputo niente per tanti anni, un triste scenario, confessato proprio dal fratello maggiore a Le Parisien: “Non abbiamo avuto notizie di nostro padre per 12-13 anni, nemmeno dopo aver vinto il Mondiale“. Non si può dire quindi che il papà sia stato un eroe o un esempio da seguire, in compenso ci ha pensato la mamma a diventare la prima tifosa dei sui figli.
Come ci ha raccontato Aleix Genero, giornalista di Defensa Central, mezzo di comunicazione molto vicino al Real Madrid, la madre Py Laurence è stata fondamentale in questo percorso: “Quando Theo è stato presentato come nuovo giocatore del Real Madrid, ha dichiarato di aver realizzato un sogno, ma non solo, da grande amante dello sport quale è ha vissuto con grande tensione i derby tra Real Madrid e Atletico nel periodo in cui Lucas giocava nei Colchoneros e Theo nei Blancos“.
Del resto Lucas, come di consueto, essendo il fratello maggiore è sempre stato il motivatore di Theo, ma nonostante questo la rivalità tra i due non è mai mancata. Non hanno mai fatto a meno di stuzzicarsi sui trofei mancati e vinti, insomma un vero e proprio derby di famiglia, anche se inizialmente entrambi militarono nelle giovanili dell’Atletico.
“Quello che subito mi colpì di Theo fu la sua potenza fisica – ci ha rivelato Aleix – ricordo ancora il suo gol nella finale di Coppa del Re con la maglia dell’Alavés, giocava contro il Barcellona e in quel momento pensai di essere davanti all’erede di Roberto Carlos“.
Paragone non facile da indossare, anche se sicuramente un giocatore che ha calcato il prato del Bernabeu sa benissimo quale sia il livello di pretese e aspettative da parte di addetti ai lavori e tifoseria, non a caso è il più giovane tra i difensori con almeno 50 presenze in Liga. Nonostante le sue origini francesi quindi la Spagna è stata una tappa fondamentale nella sua carriera, non per niente il suo idolo d’infanzia fu un giocatore che nella Liga ha segnato ben 106 gol con la maglia del Villareal e 134 con quella dell’Atletico. Stiamo parlando di Diego Forlan, che vestiva la maglia dei Colchoneros proprio quando Theo a 10 anni iniziava la sua avventura nella stessa squadra del suo idolo.
Ora per lui inizierà una delle sfide più difficili della sua carriera: scendere in campo a San Siro e cercare di farsi valere in quella stessa zona di campo che fu di Paolo Maldini, proprio quel Maldini che l’ha fortemente voluto in rossonero.
Beatrice Sarti
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