Milan-Sassuolo – Le pagelle di Radio Rossonera
Come nel capolavoro di Stevenson, il Milan gioca un primo tempo da Dr. Hyde, mettendo sotto il Sassuolo e sfiorando più volte la rete, solo per poi trasformarsi di colpo in un brutto Mr. Jekyll, finendo per perdere una partita che potrebbe costare cara in ottica Champions. Vantaggio firmato Hakan Çalhanoglu al 30’ – assist di un ispirato Saelemaekers, stop e tiro a giro del numero 10, che disegna una traiettoria imparabile alla sinistra di Consigli.
Un bel primo tempo che si chiude col Milan avanti 1-0 ed in pieno controllo della partita. Controllo che però sembra svanire del tutto dal 60’ in poi, quando, anche grazie ai cambi di De Zerbi, il Sassuolo prende in mano la partita, con Raspadori che prima firma il pareggio (piuttosto fortuito) e poi raddoppia, impartendo un 1-2 terrificante da cui il Milan non si rialza più. E ora, calendario alla mano, ci sarà da soffrire per meritarsi un posto in Champions.
G. Donnarumma: 6.5 . Grande parata su Boga al 12’ del primo tempo, non può nulla sui due gol del Sassuolo. Salva tutto sul 1-2 con un riflesso felino su Harasling.
Calabria: 6. Boga non passa mai dalle parti di Davide, ma il numero 2 spinge meno del solito, finendo per essere sostituito da Pioli nell’assalto finale. Kalulu (dall’ 85’) s.v. : entra per garantire maggiore spinta per l’assalto finale, ma non riesce a produrre granchè.
Kjaer: 6. Non ha la velocità di Tomori, ma ha un senso della posizione tale da permettergli di anticipare spesso gli attaccanti del Sassuolo nel primo tempo. Preso di sorpresa sul primo gol del Sassuolo, probabilmente a causa della deviazione decisiva che indirizza il pallone verso Raspadori.
Tomori: 5.5. Primo tempo da protagonista assoluto: anticipa (marchio di fabbrica), imposta e si proietta in fase offensive per creare superiorità numerica. Concede però troppo spazio a Raspadori sul secondo gol del Sassuolo, facendosi bruciare sul primo tocco dell’attaccante.
Dalot: 6. Parte bene, con personalità e gamba, arrivando anche al tiro al minuto 10. Disegna un lancio al bacio per Leao al 25’, che però il compagno di nazionale non sfrutta. Bravissimo in chiusura al 42 quando si getta a corpo morto su un tiro di Berardi, a tu per tu con Donnarumma, deviandolo in angolo. Meno preciso nel secondo tempo, soffre l’inspiegabile abbassamento del baricentro dei rossoneri e la mancanza di copertura da parte dei di Meite su entrambi i gol del Sassuolo.
Meite: 5. “Meite su” è la frase più urlata da Pioli nel primo tempo. Sembra non aver ancora trovato i tempi del pressing giusti, spesso impreciso e al limite dell area è sempre troppo irruento, vedi il derby di coppa. Nonostante un buon inizio di secondo tempo, entrambi i gol del Sassuolo arrivano da destra, proprio dove dovrebbe aver aiutato Dalot in copertura (in particolare nel secondo gol degli ospiti);
Diaz (dal 86’) s.v. : entrato per dare brio nell’assalto finale, ci prova, ma sembra predicare nel deserto.
Kessie: 6. Il Presidente cerca di essere dovunque, come sempre, ma è spesso impreciso e sembra soffrire l’assenza di un regista al suo fianco che lo aiuti nell’impostazione.
Saelemaekers: 6. In crescita costante. Destra, sinistra, anche al centro, corre, si sbatte e migliora anche nel tocco e nella visione di gioco (suo l’ assist a Calhanoglu) . Cala nel secondo tempo;
Castillejo (dal 86’): impalpabile in quello che sarebbe dovuto essere l’assalto finale.
Çalhanoglu: 6.5. Spesso parte largo a sinistra in quello che inizialmente sembra un 4-4-2, ma ha licenza di accentrarsi e lo fa costantemente. Proprio dallo spigolo sinistro dell’area disegna una traiettoria imparabile per Consigli al minuto 30. Sempre dalla stessa mattonella impensierisce Consigli al 60’, in quello che rimarrà l’unico brivido per la porta degli ospiti nel secondo tempo.
Krunic (dal 72) 5: mai in partita.
Rebic: 5. Comincia da punta ed è quasi del tutto impalpabile. Spesso anticipato da Ferrari, va in costante difficoltà quando si tratta di attaccare contro una difesa schierata.
Mandzukic (dal 72’) 5,5: prova a lottare ma non è in condizione e si vede. Servito poco e male, non incide.
Leao: 4.5 comincia largo a destra e sfonda per la prima volta al 6’ , quando mette un bel pallone in mezzo, su cui però non arriva nessuno. Si butta spesso alle spalle di Rebic, quando il croato viene incontro, ma sbaglia spesso il tocco decisivo e perde la maggior parte degli scontri fisici con Ferrari. Deve crescere sia dal punto fisico che nell’atteggiamento, se vuole diventare una prima punta di ruolo.
Allenatore:
Pioli 5: sorprende un po’ tutti nel primo tempo con un 4-4-2 atipico e il risultato gli da’ ragione. La squadra si sfalda nel secondo tempo ed i suoi cambi non incidono. Servirà tutta la sua bravura nel tenere alto il morale per il rush finale.
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