il 01/11/2022 alle 08:45

Okafor: “A Milano senza pressioni, non vedo l’ora”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, la stella del Salisburgo Noah Okafor ha parlato della supersfida di domani sera: «Mi piacciono queste sfide. La Champions è speciale, trasmette emozioni differenti e permette di crescere».

Noah Okafor

In questa stagione ha segnato a tutte le avversarie europee: Milan, Chelsea e Dinamo Zagabria. Quale la rete più pesante?
«Far gol in Champions è sempre bello. Per il club però la rete fatta l’anno scorso al Siviglia è la più importante. Siamo diventati la prima austriaca a superare il girone e raggiungere gli ottavi, eliminando un grande club come quello spagnolo. Un bel traguardo, perfino storico».

Col Milan è un dentro o fuori: pensavate di arrivare a giocarvi la qualificazione all’ultima giornata?
«L’obiettivo era fare bella figura con squadre forti e blasonate. Non abbiamo l’obbligo di vincere. Saremmo contenti se riuscissimo a proseguire il cammino europeo. Meglio se in Champions».

L’ha impressionata qualcosa del Milan nella gara d’andata?
«Squadra molto forte. Un grande club, storia leggendaria. Sfidare i campioni d’Italia è una bella esperienza. Non vedo l’ora, è una partita importante, in palio c’è molto. Ma arriveremo a Milano senza pressioni».

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Piace a diversi top club: ha una preferenza di campionato?
«No. Che sia Inghilterra, Spagna, Italia o Germania, ogni campionato e ogni club ha un fascino particolare. Quando ci sarà qualcosa di concreto valuteremo».

In Italia lei ha già fatto bene all’Olimpico, risultando decisivo nella partita fra gli azzurri e la Svizzera…
«Quella è stata una sfida molto ricca emotivamente. L’atmosfera nello stadio era particolare, sfidavamo i campioni d’Europa. La squadra di Mancini aveva trionfato pochi mesi prima in Inghilterra, battendo i padroni di casa. Riuscire a imporci con la Svizzera su un campo così difficile è significativo, oltre che straordinario. Fu una grande prestazione. Abbiamo meritato di qualificarci per i Mondiali. Ora speriamo di fare bene anche in Qatar».

Quanto la filosofia del Salisburgo aiuta i giovani a crescere?
«Il club crede davvero in tutti noi. Ci sceglie con grande attenzione, punta su di noi. Ci dà fiducia, tempo, ha pazienza. Sono arrivato a 20 anni compiuti. Mi sono trasferito senza famiglia o amici. Avevo qualche problema fisico. Eppure il club mi ha protetto e coccolato. Non è scontato e ne sono grato. Quel che accadrà in futuro sul mercato non conta ora. Penso solo ai prossimi impegni».

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Noah Okafor, Salisburgo

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