Intervistato da Milan TV, l’ex allenatore dei rossoneri Fabio Capello ha parlato della sfida di stasera: era da tempo che il Milan in Europa non si giocava così tanto in 90 minuti.

Sul match contro il Salisburgo
“Domani non sarà una sfida semplice, perché il Salisburgo ha giocatori giovani e di qualità. Il Milan dovrà essere molto attento. Ai tempi noi soffrimmo, ma vincemmo la partita 1-0 grazie ad un gol di Massaro. Tutti pensavano ‘gara facile’, ma non era stato proprio così. Il Milan deve giocare una partita di grande attenzione e non deve pensare di vincere subito, ma di giocarsela come ha sempre fatto. Un’attenzione maggiore perché il Salisburgo ha qualità, e questa fa la differenza. A Salisburgo il loro pubblico li aiutò molto. San Siro ormai è qualcosa in più, che ti aiuta e che ti spinge. Il ritorno al sold-out è molto importante per la società, per i giocatori e per il calcio italiano. Ritengo che i tifosi non siano una cornice ma un qualcosa che partecipa alla vittoria”.
Sulla mentalità vincente in Europa
“La mentalità vincente viene da chi porta avanti uno spirito, un modo di pensare, di allenare e di giocare. In quel periodo abbiamo cambiato molti giocatori e abbiamo mantenuto comunque la stessa mentalità vincente. C’è bisogno di leader e io ne ho avuti che hanno trasmesso lo spirito Milan e la volontà di essere milanisti per fare raggiungere successi a questa squadra. Gente come Baresi, Maldini, Massara, Albertini, Rijkaard, Boban e Savicevic. Sono personaggi che sono riusciti ad entrare nella storia del Milan, perché nel Milan c’era già la storia. Purtroppo abbiamo perso la finale con il Marsiglia, dove potevamo stravincerla. Abbiamo fatto una cosa bellissima con il Barcellona, mentre contro l’Ajax arrivammo senza attaccanti. Però questa era una squadra che aveva nel dna la mentalità vincente e la voglia di competere e di non accontentarsi”.
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Su Franco Baresi e Paolo Maldini
“Io dico sempre che ci sono due giocatori che non hanno vinto il Pallone d’Oro: Baresi e Maldini. Paolo ha sempre dimostrato di saper stare al proprio posto senza essere ingombrante. E lo sta dimostrando anche adesso”.
Capello su Stefano Pioli
“I tempi sono cambiati, ora bisogna trovarli quando sono giovani e maturarli per farli diventare dei campioni. Stefano è stato bravissimo a fare queste cose. E vedo in lui una cosa importante: ha capito che allena il Milan. Quando vai in una squadra, cerchi di dare qualcosa in più ed immedesimarti nel club: il Milan ha la storia che devi portare avanti e lui sta facendo bene. Sono contento del prolungamento del contratto”.
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