Corsi e contro ricorsi. Blue Skye contro Elliott e RedBird. Il tentativo da parte di una minoranza del fondo americano ex proprietario (di maggioranza) del Milan di ottenere la disclosure di un’ampia documentazione sulla cessione del club rossonero, è fallito. Lo riporta Calcio e Finanza, che consulta documenti ufficiali dopo il pronunciamento della sentenza da parte di un tribunale di New York.

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Dunque, RedBird non sarà tenuto a produrre alcun documento. Quanto a Elliott, invece, per la testata dovrà limitarsi a fornire quelli di due dipendenti di New York. Un successo importante, considerando che negli USA il regime 1782 è storicamente molto generoso nell’accogliere le richieste di chi chiede di avere accesso a documentazioni riservate. Una fonte vicina alla situazione conferma dettagli che consentono di fare il punto sulla situazione.
Per Calcio e Finanza, su 8 azioni civili promosse da Blue Skye dopo aver minacciato di bloccare la vendita del Milan nel tentativo di ottenere da Elliott un valore maggiore di quello a cui avrebbe diritto per il suo 4,27% nella holding Project RedBlack, è rimasta finora soccombente in due cause già archiviate (una in Italia, una in Lussemburgo), mentre nelle restanti sei non ha ancora ottenuto alcun esito.
A fronte di tali insuccessi nel contenzioso civile, Blue Skye ha fatto ricorso ad una denuncia penale formulando ulteriori accuse che Elliott ritiene del tutto prive di fondamento, mentre Elliott (che, come scrive C&F, ha sempre considerato le azioni di Blue Skye “frivole” e “vessatorie”) ha avviato un contro ricorso in risposta a queste affermazioni.
In ogni caso, Elliott – ribadisce la fonte – continuerà a difendersi con determinazione da ciascuna delle rivendicazioni di Blue Skye in ogni giurisdizione e in ogni fase del procedimento legale, per quanto tempo ciò possa richiedere, aspettandosi di prevalere completamente.
