il 01/11/2022 alle 10:15

“Kvara e De Ketelaere simbolo della classifica”: l’opinione del giornalista

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In un editoriale sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Alberto Cerruti ha individuato in Kvaratskhelia e De Ketelaere la differenza di classifica che c’è in questo momento tra Milan e Napoli.

Kvaratskhelia De Ketelaere

“Diego Maradona, di cui si è parlato tanto in questi giorni per i suoi 62 anni che domenica non ha potuto festeggiare tra noi, si presentò a Napoli il 5 luglio 1984 ma con lui la squadra di Ottavio Bianchi conquistò il primo scudetto soltanto il 10 maggio 1987, dopo l’1-1 in casa contro la Fiorentina. Basterebbe questo lussuoso esempio per dimostrare che nemmeno i più grandi possono bastare da soli per vincere. Senza azzardare paragoni improponibili, ci sono però giocatori in grado di fare la differenza in una squadra già forte, meglio ancora se ha già vinto qualcosa. E allora, osservando la classifica, è scontato pensare ai casi opposti di Charles De Ketelaere e Khvicha Kvaratskhelia, oggi più che mai simboli del Milan campione d’Italia scivolato al terzo posto e del Napoli capolista. Mentre l’attaccante georgiano all’inizio stupiva soltanto per il suo cognome, il centrocampista belga era considerato l’uomo in grado di far compiere ai rossoneri il definitivo salto di qualità. Quasi un terzo di campionato, sia pure anomalo come questo, ha invece ribaltato le previsioni, per loro e le rispettive squadre.”

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“Rispetto a un anno fa, quando era in testa insieme con il Napoli, il Milan ha un bilancio negativo in ogni parametro: sei punti in meno, un gol in meno all’attivo, due in più al passivo e tre in meno di differenza reti. La squadra di Spalletti, invece, è ancora al comando, sempre a quota 32, ma stavolta da sola, cinque punti sopra l’Atalanta e sei sul Milan. Sei come i gol realizzati da Kvaratskhelia, tutti su azione in dodici partite, mentre De Ketelaere in undici presenze è fermo a zero e aggiungiamo che ci rimarrà a lungo se non prova mai a calciare verso la porta avversaria. È vero che Pioli è bravissimo ad attendere la crescita dei suoi giocatori, ma è altrettanto vero che per il centrocampista belga, nato il 10 marzo 2001, non vale l’alibi dell’ambientamento in un campionato difficile come quello italiano. L’attaccante georgiano, infatti, ha soltanto poche settimane più di lui, essendo nato il 12 febbraio dello stesso anno, tra l’altro in un Paese anche linguisticamente molto più lontano dal nostro rispetto al Belgio. Come sempre, soltanto il tempo dirà se davvero la competenza di Giuntoli e del suo staff hanno battuto Maldini e la sua area tecnica, ma intanto è importante sottolineare il fatto che De Ketelaere è costato poco più del triplo (35 milioni) di Kvaratskhelia e fin qui ha reso un terzo o forse meno di lui, circondato soltanto da punti interrogativi mentre quelli esclamativi se li è presi tutti il georgiano. Rileggere, per credere, i voti assegnati dalla “Gazzetta” nell’ultima giornata, che ha allontanato ulteriormente il Milan dal Napoli. Sabato Kvaratskhelia (voto 8 come la squadra) ha partecipato come titolare alle prime tre reti del Napoli, firmando la terza, nel 4-0 al Sassuolo. Domenica De Ketelaere (voto 5 come la squadra) è entrato dopo l’intervallo, con il Milan sotto 0-2 contro il Torino, ma ancora una volta non ha fatto la differenza. Simbolo triste di una squadra in retromarcia in campionato, che deve ancora guadagnarsi l’accesso agli ottavi di Champions. Mentre il nuovo 77 del Napoli è il simbolo sorridente di una squadra che sogna il sorpasso tricolore in Italia ed è già promossa in Europa.”

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Kvaratskhelia De Ketelaere
Photocredits: acmilan.com

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