Milan-Napoli 0-1 – Un Milan al tappeto… in fuorigioco attivo: l’editoriale

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Milan-Napoli 0-1

È finita la benzina. Sono finite le idee, il gioco, gli interpreti. Un Milan alle corde, messo all’angolo da un Napoli non straripante ma attento, organizzato, preciso e brillante.

A San Siro Milan-Napoli finisce 0-1 per i partenopei, grazie alla rete di Elmas su palla inattiva in avvio di gara. Da lì in poi il Napoli non crea, non pressa in maniera asfissiante. Si limita a gestire un Milan spento, scarico, privo di energie e di idee. Un Milan sterile che riesce a ritrovare un po’ di spunto solo nei minuti finali.

Così non ci siamo, urge innanzitutto chiudere il girone di andata con 3 punti a Empoli, sfida tutt’altro che facile visto il periodo di forma dei toscani. Poi durante la pausa natalizia ci sarà il tempo di pensare, di fare valutazioni, di lavorare sugli infortuni e sul mercato.

Le assenze di Leao e Rebic sono pesantissime, provocano un vuoto di qualità e quantità offensiva che mai si era visto prima da due anni a questa parte. La leadership di Kjaer è un altro tassello mancante, a cui aggiungiamo la solidità di Calabria e la pericolosità di THEO Hernandez.

Le assenze pesano sì, ma ne aveva anche il Napoli. Per l’ennesima volta Spalletti batte Pioli, che inizia forse a dare l’impressione di non avere troppe alternative rispetto al suo canovaccio principale. Se il Milan sta bene, ha tutti i giocatori ed è in fiducia è probabilmente la squadra migliore del campionato. Ma se inizia a perdere anche solo uno di questi elementi si blocca, si inceppa. Come se fosse un orologio in cui tutti gli ingranaggi devono funzionare alla perfezione e in sintonia.

Ballo-Toure non è ancora pronto, Kessié sembra un altro giocatore rispetto a quello dello scorso anno. Brahim è un fantasma e anche Tonali e Ibra sembrano più che appannati.

Nonostante tutto, il Milan in qualche modo era anche riuscito a pareggiarla. Sempre in qualche modo però, Massa viene richiamato al VAR e il gol viene annullato per posizione di fuorigioco di Olivier Giroud, sdraiato a terra sotto Juan Jesus. Tutto nella norma, oserei dire.

Restiamo a 39 quindi, con la possibilità di andare a 42, in linea con i 43 punti dello scorso anno. Poco male, ma per come era iniziata la stagione si poteva anche fare di più. L’importante, dopo aver praticamente fotocopiato il girone di andata dello scorso anno, sarà non fotocopiare anche quello di ritorno.

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photocredits acmilan.com

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