Milan-Manchester United 0-1: le pagelle

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Milan-Manchester United: le pagelle di radiorossonera.it

Milan-Manchester United

Il Milan saluta l’Europa League con una sconfitta per 0-1 in casa contro il Manchester United. I rossoneri, seppur pieni zeppi di assenze e con Castillejo falso nueve, giocano una buona prima frazione di gioco ma vengono puniti a inizio ripresa dalla giocata di Pogba che approfitta di un errore di Meitè e fulmina Donnarumma. 

Pagelle:

Donnarumma 6-: Serata che gira storta sulla giocata di Pogba che lo inganna prima col corpo e poi con un destro radente sul suo palo. Per il resto ordinaria amministrazione e la solita partita attenta del 99 rossonero. 

Kalulu 6: Torna nel suo ruolo naturale di terzino destro e nel complesso già una partita positiva. Seppur con qualche sbavatura, il giovane francese è attento in fase difensiva e non disdegna qualche proiezione offensiva nel corso dei 65’ in cui resta in campo. 

(65’ Dalot) 5,5: Entra per dare un po’ di brio in più alla fascia destra ma è la solita partita opaca di Diogo che prova qualche sortita offensiva e poco più. Rischia di regalare il raddoppio al Manchester quando fa praticamente staccare solo di testa Pogba. 

Kjaer 6,5: Partita di livello per Kjaer che guida la difesa rossonera con la solita autorevolezza. Poche sbavature e tanto fisico soprattutto nei duelli aerei con Maguire. 

Tomori 6,5: Altra prestazione sopra la sufficienza per Fikayo che da quando è arrivato a Milano non ha mai praticamente sbagliato partita. Ci mette fisico, corsa e anticipo ed è sempre attento a guidare la difesa in compagnia del più esperto Kjaer.

Theo Hernandez 5,5: Non la miglior partita di Theo che appare nervoso e non al top della condizione. Certo, le sue classiche sgroppate in proiezione offensiva non mancano ma manca la giocata giusta per finalizzare l’azione come faceva qualche mese fa.

Meitè 5: Partita dalle due facce per Meitè che meriterebbe un voto superiore al 6 per la prima frazione ma che nel secondo tempo è autore della “frittata” che concede la rete del vantaggio allo United. Quel pallone non scaraventato in tribuna, il più lontano possibile dall’area di rigore, pesa come un macigno.

Kessie 6: Se anche Frank sente la fatica, allora c’è qualcosa che non va. Il numero 79 ci mette cuore e gamba ma chiude la partita con la lingua che struscia sull’erba umida di San Siro. Abbiamo visto serate migliori.

Saelemaekers 6: Impegno, corsa e qualche folata delle sue. Alexis si conferma una costante per la mole di chilometri che macina durante il corso dei 90’, peccato che manchi sempre la stoccata finale al momento giusto. 

Chalanoglu 5: Un cross al bacio per l’inzuccata di Ibra e stop. Troppo poco per un giocatore che prima dello stop a causa di Covid e infortuni ci aveva regalato ben altre prestazioni. La condizione migliore latita, ma quello visto stasera è un Chalanoglu versione 2019.

Krunic 6: Gara di sostanza per il buon Rade che seppur in una posizione che non gli appartiene gioca una partita dignitosa. Supporto in copertura e qualche buona trama offensiva nei 70’ che gli concede mister Pioli.

(72’ Brahim) sv.

Castillejo 5,5: Schierato nella posizione di falso nueve per assenza di alternative, Samu è ingabbiato dai due centrali del Manchester e fatica a ricevere qualche pallone giocabile. Pesa il contropiede gettato all’ortiche quando sbaglia un facile passaggio a Kessie lanciato uno contro uno verso la porta inglese.  

Ibrahimovic 6: Ha poco più di mezzora sulle gambe, eppure è sua l’occasione più ghiotta sponda rossonera. Quel colpo di testa in anticipo avrebbe meritato miglior fortuna, per il resto sono 30’ passati di più oltre la difesa avversaria (in fuorigioco) che altro. 

Pioli 5,5: Difficile fare un gran ballo solo con le debuttanti. Le assenze e le partite ravvicinate cominciano a farsi sentire, la condizione fisica precaria non aiuta e l’infermeria sempre piena sono attenuanti che incidono, certo, eppure il suo Milan versione 2021 sembra abulico in zona gol. Urge recuperare uomini e condizione per arrivare all’obiettivo minimo dichiarato: il quarto posto. 

photocredita: acmilan.com

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