Milan-Lecce 2-2 – Il Milan si presenta con un iniziale 4-3-3 che in fase offensiva si tramuta in un 4-2-3-1. È questa la prima novità che porta Pioli, e dà anche i suoi frutti. La squadra rossonera infatti domina i primi 45 minuti, andando spesso al tiro. Tante occasioni, ma una sola rete, quella di Çalhanoğlu che sblocca il match. Nella ripresa il Lecce poco alla volta alza il baricentro e trova il pareggio con Bacacar che prima si fa parare il rigore da Donnarumma e poi segna sulla ribattuta. Entrano Piatek e Krunic e il Milan riparte e trova il goal del sorpasso con Piatek, che sfrutta una grande giocata di Çalhanoğlu. La partita sembra in discesa per il Milan, ma un errore in disimpegno al 93° costa caro, la palla giunge a Calderoli che trova il tiro della vita da fuori area realizzando il pareggio.

ÇALHANOGLU – La cura di Pioli sembra aver giovato a lui più di tutti. In fase offensiva il Milan lascia tre giocatori liberi di fraseggiare dietro a Leao, e il turco rende al massimo tra le linee. Detta i passaggi, si inserisce quando può, e va spesso al tiro. Trova un grande goal che sblocca la partita e dopo una giocata clamorosa serve a Piatek la palla del 2-1.
Con pochi compiti difensivi e avendo di conseguenza più lucidità negli ultimi 30 metri, ha dimostrato nella partita di ieri di essere un giocatore importante per questo Milan e uno dei giocatori su cui puntare.
LA PRIMA DI PIOLI – Il mister si presenta subito alla prima a S. Siro con due scelte importanti, Leao preferito a Piatek e Çalhanoğlu ancora fra i titolari con Rebic in panchina. Mosse che hanno dato i loro frutti. Leao libero di muoversi su tutto il fronte offensivo ha garantito imprevedibilità e spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Çalhanoğlu in una sorta di mezzala più avanzata ha dettato i tempi di gioco alla squadra e ha giocato probabilmente la sua miglior partita da quando è al Milan.
Si vedono i primi spiragli di luce in questa stagione, ma il risultato lascia ancora una volta l’amaro in bocca ai tifosi rossoneri.
IL MODULO – Malgrado lo schieramento iniziale faccia pensare ad un classico 4-3-3, Pioli sorprende il Lecce, e anche gran parte dei tifosi rossoneri, varando una sorta di 4-2-3-1 in fase di possesso, con il turco che più che giocare sull’esterno, tende ad entrare in mezzo al campo per dare una soluzione di passaggio o per tentare il tiro. Questa scelta ha dato imprevedibilità alle azioni offensive del Milan permettendo a Paquetà e Çalhanoğlu di giocare dove preferiscono e dove possono fare male. Soprattutto nel primo tempo si è visto un gran bel Milan che ha seminato tanto, ma ha raccolto poco.
La strada è quella giusta, il risultato no. Servirà ancora tanto lavoro, soprattutto ora che arriverà una serie di partite toste e che metteranno alla prova questo Milan. È giunto il momento di lottare, di dare il massimo e di lasciarci questo periodo alle spalle. Le prossime partite ci diranno chi siamo, e se possiamo ancora chiedere qualcosa a questo campionato.
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CRISTIAN CLARETTI