Intervenuto nel prepartita di Milan-Newcastle ai microfoni di Sky Sport, Alessandro Del Piero ha parlato della responsabilità che dovrà assumersi quest’anno Rafael Leao, soprattutto con la maglia numero 10 sulle spalle.
Dopo la scelta della maglia numero 10, aumentano le responsabilità di Rafael Leao nei confronti del Milan: parola di un grande, grandissimo 10 del nostro calcio. Intervenuto nel prepartita di Milan-Newcastle ai microfoni di Sky Sport, la leggenda bianconera Alessandro Del Piero ha parlato del ruolo da leader che dovrà assumersi quest’anno Leao, soprattutto in virtù del cambio di numero.

Del Piero su Leao e la maglia numero 10 al Milan
“Penso gli dia qualcosa in più. Quest’anno deve alzare ulteriormente l’asticella e trovare più continuità rispetto allo scorso anno. Ha qualità straordinarie, Deve solo mettersi nelle condizioni di esprimersi al meglio. Se ha spazio diventa devastante, altrimenti fa più fatica. Ha talento, fisicità ma anche la giusta sfrontatezza: la 10 al Milan rappresenta anche il giocatore che ti tira fuori dai casini e stasera deve giocare da 10”.
Del Piero su Milan-Newcastle
Sempre l’ex capitano bianconero ha poi commentato in questi termini la prova del Diavolo nel postpartita: “Pioli non può essere soddisfatto per il risultato perchè ha un girone di ferro e giocava in casa, che comunque è un vantaggio notevole. 65 mila persone alle 18.30 di martedì sera dopo un Derby perso 5-1 non sono poche… sia per loro che per la Lazio, parliamo anche degli ambienti in cui giocano: il tifo si sente tanto, quindi le occasioni in casa le devi sfruttare, sennò ti metti nei casini dopo e non va bene. Andare a giocare a Newcastle non sarà semplicissimo”.
Impallomeni su Leao
Questo invece il parere sull’ala portoghese da parte del giornalista Stefano Impallomeni, intervistato oggi pomeriggio da TMW Radio: “Al Milan è mancato solo il gol, partita dominata. L’unica nota dolente è Leao: è stato irritante, indolente. I tecnici sono pagati per migliorare i calciatori e Leao fattura ancora troppo poco. Per le potenzialità che ha potrebbe fare almeno il doppio. E’ un giocatore da almeno 20 gol a campionato, non fa la differenza ancora in maniera costante perché sa che è la stella. E’ stato irritante col Newcastle, potenzialmente è uno dei più forti d’Europa, gioca in un club prestigioso come il Milan, ma non ha ancora fatto il salto di qualità con Pioli. Al quarto anno ci deve essere un miglioramento individuale di un calciatore come lui. Ha una facilità disarmante di saltare l’uomo, segna troppo poco per le sue qualità. In mano a Spalletti uno come lui non potrebbe migliorare? Non metto in discussione il valore di Pioli, però va valutato anche nella crescita individuale di un giocatore”.
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