Milan-Lazio negli ultimi anni è sempre stata una partita sentita, sia per gli obiettivi (simili) che per particolari situazioni legate al campo e ai social.
Il precedente più caldo è quello del 2019, quando in aprile il Milan di Gennaro Gattuso e la Lazio di Simone Inzaghi si sfidano sia in campionato che nella doppia semifinale di Coppa Italia.
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Le tensioni nascono già prima della partita. Poche ore prima della sfida, l’ex rossonero Francesco Acerbi dopo il pareggio con Sassuolo dichiarò: “Andremo a San Siro per vincere, nei singoli credo che siamo più forti di loro“.
Al termine della sfida, vinta per 1-0 dal Milan con un rigore trasformato da Franck Kessié, la situazione deragliò. Dopo aver scambiato la maglia con Acerbi, Tiemouè Bakayoko (che aveva risposto su Twitter ad Acerbi due giorni prima del match) corre sotto la Curva Sud per esporre come una sorta di “trofeo” la maglia del difensore biancoceleste, aiutato dal compagno di squadra Kessié. Dopo pochissimi secondi arrivò Musacchio, che resosi conto del gesto poco sportivo tolse subito la maglietta dalle mani dei due.
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Ovviamente Acerbi non gradì il gesto, commentando su Twitter: “Sono dispiaciuto perché ho scambiato la maglia per mettere fine alla questione, fomentare odio non è sport ma un segno di debolezza“.
Dopo le scuse dei centrocampisti rossoneri, l’ex Acerbi si prese la rivincita sul campo eliminando il Milan nella doppia semifinale e vincendo poi il trofeo in finale con l’Atalanta.