Prima di Milan-Juventus parla anche il doppio ex: Zambrotta tra pronostici, favorita e uomini chiave
Domenica sera alle 20.45 andrà in scena il big match della nona giornata di Serie A tra Milan e Juventus. Tanti i pareri di ex calciatori, giornalisti e opinionisti che emergono sul tema in questi ultimi giorni. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Gianluca Zambrotta, che questa mattina ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, toccando diversi punti sulla sfida e non solo. Di seguito, la sua intervista.

MILAN-JUVENTUS, C’È FLORENZI! PIOLI HA UN DUBBIO (E UN FAVORITO)
Favorita e uomini chiave
Domenica Milan-Juve, partita giocata con le due maglie e poi vista in tv. Chi è favorito?
«Il Milan mi sembra stia meglio, non avrà Maignan e Theo ma è più sereno. La vicenda scommesse sulla Juventus può avere influito».
Secco: uomini chiave, a parte gli attacchi che incidono sempre. Chi scegliamo?
«La coppia Thiaw-Tomori per il Milan, perché da qualche settimana sono molto solidi. Per la Juve dico Rabiot, che con Allegri è sempre importante».
Marotta ha detto: “Pianificare la stagione senza coppe è un vantaggio. Ecco perché dico che la Juventus è favorita per lo scudetto”. D’accordo?
«Inter, Milan e Juve sono le squadre che stanno facendo meglio, assieme alla Fiorentina che gioca molto bene. Senza coppe, ci sono un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio: hai più tempo per lavorare e per recuperare dagli infortuni, magari dando qualche giorno libero prezioso. Lo svantaggio: giocare in coppa tiene alte concentrazione e mentalità».
Sì, ma il nome della favorita?
«Milan e Juventus alla pari. La Juve perché effettivamente ha più tempo per preparare le partite, il Milan perché è partito forte e gioca bene. L’Inter ha avuto un paio di battute di arresto, mi convince meno».
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Tra formazioni e… allenatori
Allora è una partita scudetto. Facciamo le formazioni. Mirante in porta per il Milan?
«Sì, sceglierei sicuramente lui. Rispetto a Lapo Nava ha l’esperienza e l’abitudine a stare con la squadra da anni. In un Milan-Juve giocato a San Siro può pesare. Rischiare un giovane si può fare se hai Buffon, non con molti altri…».
Juve: chi sulle fasce tra McKennie, Kostic, Cambiaso, Weah?
«Weah e Kostic per me. McKennie può giocare largo ma in quel ruolo è adattato, mentre Cambiaso è bravo ma ha meno esperienza».
E allora, da ex terzino, ex ala, un commento anche sugli esterni del Milan.
«Penso giochino Calabria e Florenzi e mi pare giusto. Bartesaghi mi piace perché, anche se ha solo 17 anni, in campo non ha paura e ha personalità, ma domenica non lo vedo dall’inizio. Theo non ci sarà ma io dico che per qualità vale Maignan e Leao: non si discute. Più avanti, Pulisic e Leao sono semplicemente i migliori giocatori della squadra, la coppia di esterni più forte del campionato».
Tratto dall’autobiografia “Una vita da terzino”: “Ho avuto problemi con Allegri al secondo anno, quando abbiamo perso lo scudetto per una gestione sbagliata dello spogliatoio”. Sempre critico con lui?
«Allegri per me sbagliò la gestione di quel momento, poi però ha fatto un grande percorso con la Juve: gli anni ti portano esperienza. Non posso aggiungere altro perché non l’ho più avuto come allenatore ma dopo il Milan ha fatto molto molto bene».
E Pioli?
«Una grande persona, ha lavorato molto bene, sono contento per lui».
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