Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante del Milan Marco Borriello ha parlato della supersfida di sabato a San Siro contro la Juventus di Max Allegri.

Borriello, ha visto la Juventus in Champions?
«Sì, soprattutto ho visto un giocatore, Di Maria, che fa sempre la differenza: salta l’uomo e si prende anche la responsabilità di sbagliare. La Juventus però non mi ha convinto fino in fondo, una grande squadra non può soffrire nel finale contro il Maccabi Haifa. La vedo ancora in fase di rodaggio anche se sono passati quasi due mesi dall’inizio del campionato. E’ vero che ha vinto due partite di fila, ma quando si alza il livello, come in Europa, va ancora in affanno».
Di Maria però contro il Milan non ci sarà, perché squalificato: come pensa che lo rimpiazzerà Allegri?
«Uno come lui è insostituibile, ha un estro e un’inventiva che non vedo in altri giocatori della Juventus. Kostic è un calciatore di livello europeo, che dà equilibrio, ma è più basico rispetto al Fideo. L’unica soluzione è cambiare modulo, passando a un 4-4-2 più lineare, e metterla soprattutto sul fisico. La Juventus ha una buona difesa, a centrocampo ha Paredes e Rabiot, una mezzala che a me è sempre piaciuta e giocarci contro è sempre durissima. Deve sfruttare la spinta sugli esterni e le qualità dei suoi attaccanti».
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A proposito di attacco, Milik e Vlahovic sono una coppia ben assortita?
«Assolutamente sì. Sono due punte complete che possono funzionare molto bene insieme e infatti lo stanno dimostrando. Entrambi hanno forza fisica, difendono bene il pallone e sono dotati di buon tiro. Milik è arrivato per fare il vice Vlahovic, ma io lo considero un titolarissimo. Dusan è giovane, ha avuto un po’ di difficoltà all’inizio in bianconero ma non per colpa sua, più per la mancanza di gioco della Juventus, però io lo vedo sempre molto sul pezzo. Non solo segna, ma si dà tanto da fare e pretende sempre di più da se stesso».
Milik ha una media di una rete ogni 77 minuti in campionato. S’aspettava una partenza così lanciata in bianconero?
«L’ho sempre apprezzato ed ero certo che avrebbe fatto bene alla Juventus. Credo che sia uno degli attaccanti con la media più alta di gol da fuori area, che per un centravanti è un plus. E’ un giocatore di livello, solo gli infortuni lo hanno frenato. Ha avuto la sfortuna di rompersi due volte il crociato, una è stata proprio contro di me, ai tempi della Spal».
Allegri arriva da due vittorie tra A e Coppa ma ha meno punti, Pioli è più vicino alla vetta ma viene da una sconfitta in Europa. Chi avrà più pressione?
«La Juventus, perché una sconfitta a San Siro la ammazzerebbe. Un pari potrebbe anche essere un buon risultato, ma solo se lo otterrà giocando in maniera offensiva e non difendendosi e basta. Per il Milan vincere sarà importante per rimanere in vetta e anche per rispondere al k.o. con il Chelsea. Domani dovrà venire fuori il carattere dei rossoneri, molto penalizzati dagli infortuni, che però riescono a fronteggiare le assenze meglio della Juventus perché hanno giocatori che spaccano la partita, come Leao. La Juve dovrà cercare di approfittare di una difesa in emergenza senza Maignan, Kjaer e Calabria».
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