Milan-Juventus tra duello Gatti-Leao, cartellini gialli e sostituzioni impreviste: ne abbiamo parlato in esclusiva con Federica Zille
“Intervenuta ai microfoni di Lunch Press per parlare di Milan–Juventus, Federica Zille di DAZN è riuscita a risolvere qualche dubbio irrisolto. Innanzitutto, i problemi difensivi che, come nel derby, si sono ripresentati. Anche in Milan–Juventus, infatti, è nell’uno contro uno che è avvenuta l’espulsione, vero momento chiave della partita. Poi, Gatti: ventidue falli, un cartellino giallo arrivato solo nel finale che ha innervosito principalmente Stefano Pioli. Infine, un veloce battibecco per il passaggio della fascia all’uscita di Davide Calabria. Ecco tutti i commenti di Federica Zille, in esclusiva.”

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Milan-Juventus: che partita è stata, Milan superiore o pasticcione?
“In Milan-Juventus, il Milan ha avuto un prima e un dopo rispetto al cartellino rosso. Era effettivamente una situazione inevitabile? Parlando della tendenza all’uno contro in difesa, una domanda che ho posto a Mirante: era una decisione sfuggita o un rischio calcolato? Mi ha risposto che è una situazione che a noi porta dei vantaggi, accettiamo l’1 contro 1 ma ci è andata male. Fatto sta che l’1 contro 1 anche nel derby o in questo frangente Thiaw non l’ha affrontata al meglio. La Juventus non ha fatto granché per arrotondare il risultato, il gol è arrivato su deviazione, Il Milan ha parato colpo su colpo. Però un po’ di responsabilità del Milan c’è.”
Se giochi così contro il PSG te ne fanno otto…
“Partita dopo partita le cose cambiano, Pioli è abituato a trovare situazioni ad hoc. Ho grandissima fiducia in Thiaw, ma nei big match di questa stagione ha perso i contrasti con Thuram (che è stato devastante) con Kean. Poi, la sua forza fisica viene fuori nell’uno contro uno, ma in questi casi no.”
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Gli errori però sono tanti, soprattutto in difesa…
“Forse per una questione di opportunità, contro squadre forti in posizione, come in questo Milan-Juventus. Pioli li vede in allenamento tutti i giorni, è una tendenza che al Milan in tutte le partite e Pioli si fida. In questo caso, però, ha cambiato il corso della partita che fino a quel momento il Milan gestiva.”
Perché è uscito Giroud?
“Non ho capito bene. Forse per preservarlo in vista del PSG. Non ci sono stati infortuni, anche se non ho avuto modo di chiederlo direttamente a Pioli. Da quel momento lì in poi però il Milan ha perso la fiducia di riaprire la partita. Leao è uno che una partita del genere te la può svoltare, ma l’ingresso di Jovic o di Romero non hanno aiutato. Anche Romero è stato indisciplinato, non ha fatto quello che Pioli gli chiedeva. Il Milan non ci ha creduto dopo il quarantesimo.”
Thiaw ha grandi margini di miglioramento, ma non può stare a campo aperto, soprattutto in partite così importanti con Inter e Juve, che per altro giocano nello stesso modo, con gli esterni larghi…
“Milan-Juventus e Inter-Milan, stessi esterni larghi, ma in modo diverso. Florenzi era molto impegnato su Mckennie, non poteva stare al fianco di Thiaw perché c’era un doppio esterno. In quello spazio si è andato a inserire Kean in occasione dell’espulsione, in campo aperto. Allegri aveva studiato bene questa situazione, evidentemente. Anche la posizione di Florenzi è stata quindi limitata, Pioli lo voleva più a supporto di Leao che alla fine aveva una triplice marcatura. Pioli non era particolarmente contento della direzione arbitrale, soprattutto sulle tante trattenute di Gatti.”
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Gatti cerca per tutta la partita di innervosire Leao, forse anche con un pugno…
Credo che il tifoso milanista veda tutte queste cose accumulate e pensi che il giallo non doveva arrivare solo al settantesimo. Per lo juventino, invece, la partita è stata giocata al limite, sempre in bilico tra il fallo leggero e l’ammonizione. Milan-Juventus è anche questione di interpretazione.
Manca però un cartellino che poteva cambiare la partita…
I cartellini volano di più nel secondo tempo. Un pugno direi di no però, tante trattenute sì, non ho visto una reazione di Leao. Può essere che mi sia sfuggito, non mi prendo questa responsabilità. Però è stata una serie di piccole trattenutine che tendenzialmente non portano al giallo, una partita giocata al limite. Dopo il rosso è cambiato tutto, come vi dicevo, è andata così, in senso fatalista.
Dalla tua posizione hai visto che la fascia da capitano è andata a Kjaer al posto che a Leao?
C’è stato un momento di indecisione, in quel momento entrava Kjaer e alla fine per velocizzare l’ha presa lui. Questo nonostante Leao fosse il vicecapitano, ma questa situazione non va intesa come mancata volontà di dare la fascia a Leao.
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