il 23/10/2023 alle 08:53

Condò: “Milan, casuale o strutturale? Ora è palese un vuoto”

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La sconfitta con la Juventus apre degli interrogativi in casa Milan: c’è un motivo se i rossoneri hanno perso due big match su due? Qual è il “vuoto” nella rosa? Le risposte di Paolo Condò

La Juventus vince a San Siro contro il Milan e si inserisce prepotentemente nella corsa scudetto: in testa, dopo due settimane di sosta rossonere, è tornata l’Inter di Simone Inzaghi. A fare il punto su Milan-Juventus e Torino-Inter è stato questa mattina Paolo Condò, con il classico editoriale del lunedì sulle colonne di Repubblica. Per il giornalista, il Milan ha qualche domanda da farsi dopo la sconfitta casalinga contro i bianconeri, la seconda in due big match giocati finora in Serie A.

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Milan-Juventus

In apertura, Paolo Condò ha analizzato la sfida tra Milan e Juventus, concentrandosi sul piano partita studiato e attuato da Stefano Pioli (prima dell’espulsione di Malick Thiaw). C’è un motivo se i rossoneri hanno perso due big match su due? Qual è il “vuoto” nella rosa del Milan?

“Dopo il balletto delle dichiarazioni della vigilia si potrebbe pensare che la vittoria di San Siro infastidisca Max Allegri, costretto a lasciare la comoda piazzola dell’obiettivo Champions per entrare ufficialmente nel discorso scudetto. Naturalmente non è così: la Juventus non “deve” vincere il titolo, ma “può” farlo perché le distanze dalle milanesi e dal Napoli — ma quale Napoli? — sono misurate. Semmai un successo come questo, ottenuto con la strategia di sfidare la difesa uomo su uomo di Pioli — l’espulsione di Thiaw nasce così — e senza rischiare nulla da quell’episodio in poi, stuzzica la voglia del club di intervenire a gennaio sulla posizione a centrocampo che le recenti perdite (Pogba e Fagioli) renderebbero necessaria”.

“La partita, segnata dalle assenze, prima dell’espulsione era girata sulla grande parata di Szczesny su Giroud. Ci sono stati due big match fin qui, il derby di Milano e questo, e il Milan li ha persi entrambi: la trasferta di Napoli ora ci dirà quanto c’è di casuale e quanto di strutturale. Di certo dietro Giroud c’è un vuoto. Se escludiamo questo scontro diretto, il confronto tematico della nona giornata vedeva le squadre ambiziose del lato sinistro di classifica opposte alle provinciali che lottano oggi per la salvezza, o temono di doverlo fare in futuro. I risultati sono stati un monologo, a dimostrazione che dopo 9 turni il campionato è ormai adulto, e le sorprese non sono gradite”.

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L’Inter torna capolista

Dopo aver analizzato Milan-Juventus, la penna di Paolo Condò si focalizza sull’Inter, tornata in cima alla classifica di Serie A dopo la vittoria per 0-3 sul campo del Torino di Ivan Juric.

“Dopo aver lasciato sul piatto casalingo cinque punti, l’Inter si è ripresa il primato con una gara inesorabile su un campo non banale come quello del Torino. Forte del fatto che la squadra di Juric può anche esprimere un gioco di livello europeo come nel primo tempo, ma se si tratta di segnare è da zona retrocessione — 6 gol in 9 gare sono una condanna alla mediocrità — Inzaghi ha atteso al solito la boa dell’ora di gioco per oliare il motore con i cambi, e il risultato è subito esploso. Nella costruzione della rosa l’Inter quest’anno ha esagerato (si fa per dire) sulle fasce, dove chiunque giochi risulta dominante, e in un ruolo di grande corsa l’energia garantita dalle sostituzioni assume enorme importanza. Non è un caso che il gol-apriscatole di Thuram arrivi da una volata del freschissimo Dumfries”.

“Qualche piccolo appunto all’organizzazione della capolista che continua avere il miglior attacco e la miglior difesa: sarebbe il caso che Frattesi cominciasse qualche partita, specie quando il totem Barella avrebbe bisogno di riposare, mentre l’eccellente rendimento del tandem Lautaro-Thuram andrebbe sostenuto da un rimpiazzo adeguato, perché non si arriva a maggio con due attaccanti, per quanto bravi. Arnautovic tornerà disponibile dopo la prossima sosta, Sanchez resta un punto di domanda, se entro dicembre non avranno dato consistenti segnali sarebbe bene muoversi sul mercato. La doppia sfida di Champions col Salisburgo non dovrà blindare solo la qualificazione agli ottavi, ma avvicinare il primo posto indispensabile per darsi una prospettiva europea solida”.

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