Cosa sta succedendo al Milan? Siamo vicini ad un’altra crisi come quella dello scorso gennaio? Ne abbiamo parlato IN ESCLUSIVA con Franco Ordine
Il momento in casa Milan è delicato dopo le sconfitte con Juventus e PSG: siamo vicini ad un’altra crisi come quella del gennaio dello scorso anno? Ne abbiamo parlato in ESCLUSIVA al Talk di Radio Rossonera (IN DIRETTA dal lunedì al venerdì alle 16 sul nostro canale Youtube) con Franco Ordine, giornalista ormai da anni al seguito delle vicende rossonere. Cosa sta succedendo al Milan? Come ha letto lo scontro verbale tra Pioli e Calabria nel post-partita di Parigi? Gli infortuni sono ancora un problema?

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I PROBLEMI DEL MILAN DI CHAMPIONS: “Obbiettivamente quello che pesa come un macigno sulle spalle del Milan sono soprattutto i due pareggi, che erano due vittorie mancate nel corso delle quali hai espresso dal punto di vista di gioco e occasioni un numero industriale di situazioni da gol davanti al portiere e le hai mancate. Questa è una colpa, un limite, una responsabilità e un difetto che può diventare pesante perché secondo me a questo punto anche se il successo del Dortmund a Newcastle ha accorciato le distanze, il Milan ha un piede fuori dal girone. E questo è un problema che va affrontato e risolto ma non secondo le dinamiche e le analisi che vanno di moda in questo periodo. Perché devo dire francamente non ne condivido nemmeno uno”.
PIOLI, CALABRIA E “NEMBO KID” LEAO: “Dalla ricostruzione che c’è stata, ovvero che tornati in albergo Pioli e Calabria hanno avuto un serenissimo e cordiale chiarimento, si sono capite due cose. La prima è che a Pioli avevano riferito solo una parte della dichiarazione di Calabria, e la seconda è che su quella parte della dichiarazione, non intuendone lo spirito costruttivo e positivo, Pioli (e purtroppo gli succede quando perde una partita in maniera pesante) è andato dritto per la tangente e quindi l’ha classificata come una dichiarazione inopportuna. Al di là del cortocircuito che c’è stato, anche se avesse avuto lo spirito di un’accusa domestica interna, secondo me quella dichiarazione andava applaudita. Perché è evidente, al di là di quelle che sono state le differenze dettate dalle due diverse cifre tecniche, che nell’occasione il Milan non ha avuto il contributo di tanti, di tutti. Poi tutti si appellano a Leao, che dovrebbe diventare una specie di Nembo Kid parando in porta, difendendo al posto di Thiaw, impostando al posto di Krunic e fare gol al posto di sé stesso… Questo appartiene soltanto alla narrazione da clown che il calcio italiano è in grado di produrre”.
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INFORTUNI: “Qui c’è una sorta di panico. Al primo dolorino, alla prima fitta parte il giro della preoccupazione collettiva che produce questo tipo di risultato. Non è che Jovic fosse entrato a Parigi al posto di Giroud avrebbe cambiato la partita, ma perlomeno Pioli non avrebbe spremuto il francese come un limone per domenica”.
NAPOLI-MILAN: “Per la partita di domenica sera non credo ci saranno adattamenti. L’unico rischio è che questi due colpi, questi due pugni uno in bocca e l’altro nello stomaco se hanno scavato in sicurezza e tremori sarà un’altra partita negativa per il Milan. Se ci sarà una reazione virile, tipo quella che i rossoneri sono stati capaci di allestire ad esempio nell’anno dello scudetto subito dopo qualche caduta allora invece la situazione migliorerà”.
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