Milan-Inter, l’analisi de “La stanza di Bottoni” del 08/11/2021

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Milan-Inter

La stracittadina milanese numero 300 termina 1-1. Qui di seguito l’analisi tattica di Mister Emanuele Bottoni ne “La stanza di Bottoni” del 08/11/2021.

Il Derby di Milano chiude un ciclo di partite probante, dove per il Milan di Stefano Pioli non è stato sempre possibile fare le dovute rotazioni tra i giocatori. La gara non è stata giocata al meglio delle nostre potenzialità, anche a causa dei molti infortuni che abbiamo patito nell’ultimo mese. Nonostante ciò, la squadra ha creato molti grattacapi ai nerazzurri tenendo la partita in costante equilibrio. L’Inter era fisicamente più brillante, ed aveva un solo risultato visto il ritardo di sette punti.

Partiamo dall’analizzare come l’Inter di Inzaghi andava ad aggredire la costruzione rossonera.

Sulla prima costruzione del Milan, Darmian si alza molto a pressare Ballo-Toure; questo permette a Barella di rimanere più basso chiudendo la linea di passaggio. Qui L’Inter è messa chiaramente 5-3-2

Di conseguenza, il centrale inglese non ha lo scarico per Ballo-Toure, ed è costretto a ricominciare da Tatarusanu.

Vediamo qui sopra che Barella non va in pressing su Tonali, lasciando il disturbo della costruzione rossonera a Dzeko e Lautaro, che stringono sul mediano milanista.

Nel proseguo dell’azione la palla arriva al terzino senegalese, e solo a quel punto Barella attacca il 5 rossonero costringendolo a rinviare lungo.

Nelle prossime slide, viceversa analizziamo la pressione del Milan sulla prima costruzione dell’Inter.

Krunic si alza a prendere Brozovic, basso ad impostare tra i due centrali; un difensore centrale si libera lateralmente dando superiorità numerica sulla fascia, in questo caso quella di destra. Qui vediamo, infatti, come Leao si trovi preso in mezzo tra Skriniar e Barella, con Darmian già altro e qui non visibile.

Successivamente, grazie alle coppie ben formate dai rossoneri (Leao-Skriniar, Kessie-Barella, Krunic-Brozovic, Ibra-Bastoni, Tonali-Chalanoglu) l’Inter non riesce però a servire Darmian, che si era liberato perché non attaccato da Ballo-Toure; il terzino mancino spesso non azzardava il pressing alto come solitamente vediamo fare da Theo.

Un’altra situazione dove il Milan non rinunciava al pressing alto, scoprendo pero alcune zone di campo, è rappresentata dalla prossima slide.

Qui sopra il Milan sale a prendere i tre centrali uomo-contro-uomo, e scoprendo il fianco sulle fasce laterali a Perisic e Darmian. Tonali e Kessie accompagnano il pressing delle punte, e Handanovic col rilancio può scavalcare il centrocampo con due opzioni: cercare la sponda delle punte o servire gli esterni.

Giocare contro squadre come l’Inter significa dover riconoscere anche la forza dell’avversario, che in alcuni frangenti del match ti mette in condizione di dover saper soffrire.

Con palla centrale, notiamo come il Milan sia messo bene. La squadra accorcia in zona centrale formando due linee strette e compatte (4 in difesa e 3 in mezzo), scegliendo di concedere il passaggio laterale su Perisic libero a sinistra. In situazioni simili, solitamente Saelemaekers (molto più portato a certi movimenti rispetto a Brahim) si abbassa in ripiegamento ad aiutare Calabria.

Ora spostiamo il focus su alcuni concetti prettamente appartenenti a Mister Pioli, sui quali l’allenatore parmigiano martella il gruppo costantemente.

Sul giro-palla del Milan in fase difensiva, Tomori gestisce la prima costruzione. In basso col cerchio rosso evidenziamo la gestualità del Mister, che sta chiedendo a Leao di prendere la posizione di Ballo-Toure, nel frattempo entrato dentro il campo. Tonali si sta abbassando, per creare lo spazio al terzino senegalese.

Stefano Pioli chiedeva che Leao si abbassasse e che Fodè andasse a fare la mezzala. Il movimento non riesce; Tonali riceve palla ma è costretto a sviluppare l’azione diversamente, non soddisfacendo le richieste del Mister.

Pioli si arrabbia perché voleva un altro tipo di gestione, sulla base del concetto che abbiamo visto sviluppare spesso in questo inizio di stagione: l’occupazione dello spazio indipendentemente dalla rappresentazione statica del modulo.

Il pareggio contro l’Inter tiene a distanza di sicurezza i nerazzurri, permettendo al Milan di arrivare alla sosta con 32 punti, frutto di 10 vittorie e 2 pareggi. Un ruolino di marcia di tutto rispetto, considerando che i due pareggi sono arrivati contro Inter e Juventus, affrontate non certo nelle migliori condizioni possibili.

La pausa per le gare delle rispettive nazionali dovrebbe permettere il pieno recupero di qualche giocatore come Messias, Romagnoli e Florenzi. Alla ripresa, inizierà un nuovo ciclo di gare impegnative come le trasferte del Franchi e del Wanda Metropolitano, la gara a San Siro col Sassuolo ed il turno infrasettimanale contro il Genoa di Sheva. Quattro partite in undici giorni, sperando di poter avere tutta la rosa a disposizione del Mister.

Guarda QUI la puntata integrale de “La stanza di Bottoni”

Leggi QUI l’editoriale sul Derby

 

 

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