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Milan-Inter 0-3, the day after! Analisi tattica, dichiarazioni e curiosità

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MILAN INTER

LA PARTITA

Pioli preferisce Leao a Rebic e schiera Tonali per l’infortunato Bennacer.
Pronti via e l’Inter passa subito in vantaggio, Lukaku prende campo su Romagnoli e se ne va via in velocità, Kjaer prova ad intervenire ma la palla torna a Lukaku che trova lo spazio giusto per servire Lautaro al centro area. Per l’attaccante argentino, lasciato solo, è un gioco da ragazzi realizzare la rete dell’1-0.
La squadra rossonera non riesce a porre rimedio al forcing dell’Inter e fioccano le occasioni per la squadra nerazzurra

Calabria al 14′ anticipa in scivolata Lautaro ed evita la rete del 2-0.
Lukaku sfiora due volte la rete. Al 21′ l’attaccante belga con il sinistro spedisce a lato. Cinque minuti più tardi, grande azione di Perisic sulla sinistra cross per Lukaku che gira fuori da buona posizione.
Al 32′ prima vera occasione per la squadra rossonera con T. Hernandez che di destro spedisce di poco a lato.
Il Milan sembra essersi ripreso e sul finire del primo tempo ha l’occasione per pareggiare ma Calhanoglu serve malamente Rebic e la palla finisce tra le braccia di Handanovic.

La squadra di Pioli nel secondo tempo parte forte e nel giro di tre minuti ha tre grosse occasioni. Handanovic è fenomenale e salva il risultato, due colpi di testa ravvicinati di Ibrahimovic e un tiro da buona posizione di Tonali.
Quando il Milan sembra aver preso le giuste misure arriva il raddoppio della squadra nerazzurra al 57′. Perfetta azione in contropiede dell’Inter finalizzata da Lautaro su assist di Perisic.
Il Milan crolla e al 65′ arriva la rete che chiude la partita. Ennesima progressione a campo aperto di Lukaku, Romagnoli lascia libero il sinistro all’attaccante belga e lui ne approfitta realizzando la rete del 3-0.
La partita finisce qui con la squadra rossonera che non riesce più a reagire.

Pensante sconfitta per il Milan che ora dovrà cominciare a guardarsi alle spalle per non perdere il vantaggio acquisito fino ad oggi per la corsa alla Champions League.

ANALISI TATTICA

Fin dai primi minuti è la squadra nerazzurra a dettare il rimo alla partita. La squadra di Conte con un pressing alternato decide se pressare alto o abbassarsi concedendo alla squadra rossonera il palleggio per poi ripartire velocemente e far male. Il Milan invece decide di pressare alto, ma soprattutto nel primo tempo la squadra di Pioli sbaglia spesso i tempi permettendo all’Inter di trovare costantemente l’uomo libero.

Sul finire del primo tempo e ad inizio ripresa il Milan riesce a trovare i tempi giusti per il pressing e crea qualche azione pericolosa, ma troppo poco per ribaltare l’inerzia del match.
Con la squadra rossonera senza i giusti spazi tra i reparti, l’Inter ha costruito la vittoria sfruttando il suo punto forte, rapidi contropiedi una volta conquistato il possesso palla.
Il problema per il Milan ora sembra essere più mentale che fisico, Pioli e il suo staff dovranno essere bravi a rimediare al più presto.

CURIOSITÀ

Era dal novembre 2019 che il Milan non perdeva due gare consecutive in serie A quando fu sconfitto da Lazio e Juventus.

Gianluigi Donnarumma a 21 anni e 361 giorni è il giocatore più giovane a tagliare il traguardo delle 200 presenze in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria frantumando il record precedente di Buffon (24 anni, 83 giorni).

DICHIARAZIONI

Pioli: “E’ pesato molto il gol subito dopo 5′. Abbiamo fatto fatica a trovare ritmo, intensità, qualità che serviva per trovare spazi. Abbiamo fatto fare la partita all’Inter dove è più forte: aspettare e ripartire. Nel secondo tempo ci stavamo riuscendo, non siamo riusciti a fare gol nel nostro momento migliore. Poi è arrivato il secondo gol, dove dovevamo fermare prima l’azione. Sul secondo tempo della mia squadra non ho nulla da dire: nel primo tempo dovevamo fare qualcosa in più”.
La squadra rossonera ha fatto la partita che l’Inter voleva, concedendo ampi spazi per il contropiede e lasciando così alla squadra di Conte le armi necessarie per far male.

Pioli: “Credo che la nostra forza sia sempre stata l’equilibrio. E credere nel nostro lavoro. Se c’avessero detto tempo mesi fa che a questo punto della stagione fossimo stati secondi in classifica avremmo fatto i salti di gioia. Questo non ci deve rendere felici e contenti ora. In queste ultime 2-3 partite non siamo riusciti a mettere in campo il massimo delle nostre capacità e qualità. Dobbiamo tornare a fare di più. Abbiamo sbagliato veramente a La Spezia. Oggi ci dispiace per noi, per i tifosi, per il club, ma oggi la nostra partita l’abbiamo fatta. Dobbiamo mantenere lucidità, positività, valutare bene le cose. Quando perdi devi lavorare di più e questo dovremo fare”.
Netto passo indietro della squadra rossonera nell’ultimo periodo. Ora il problema sembra molto più mentale che fisico, servirà tanto lavoro per ritornare ai livelli di inizio stagione.

Conte: “Siamo stati bravi a fare movimenti inversi che hanno messo in difficoltà i giocatori avversari in certi frangenti”.
Partita tatticamente preparata molto bene dal tecnico nerazzurro. Il Milan non è mai riuscito, soprattutto nel primo tempo, a trovare i tempi giusti per dare fastidio alla manovra nerazzurra.

TOP & FLOP

Prestazione deludente per tutta la squadra rossonera, unico a salvarsi è Theo Hernandez che si fa notare sia in fase difensiva recuperando diversi palloni, che in fase offensiva, suo il suo unico tiro pericoloso del primo tempo.

Praticamente tutta la squadra sotto la sufficienza, in particolar modo da segnalare le brutte prestazioni di Romagnoli e Calhanoglu. Il centrale rossonero ancora una volta commette parecchi errori che pregiudicano la partita. In particolare grave errore sul terzo goal dell’Inter, dove lascia la possibilità a Lukaku di andare sul suo piede preferito per calciare. Calhanoglu conferma il momento non troppo positivo che sta attraversando dopo il suo rientro dal Covid.

photocredits acmilan.com

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