MILAN HIGHLIGHTS – Nuovo appuntamento con “Milan Highlights” la rubrica di Radio Rossonera che ripercorre gli avvenimenti principali del mese appena conclusosi. Come sempre dedichiamo i nostri piccoli focus a: goal del mese, partita della svolta, l’eroe che non ti aspetti e la stella del mese.

Il goal del mese: SUSO VS FROSINONE
Il goal del mese del maggio rossonero decidiamo di assegnarlo a Suso, autore della rete su punizione per il 2-0 in casa contro il Frosinone. Il mancino dell’esterno spagnolo non lascia scampo a Bardi e permette al Milan di chiudere l’ultima in casa con una vittoria, con la dedica finale ad Abate, che esce osannato da compagni e tifosi per l’addio ai colori rossoneri.
La partita della svolta: MILAN-BOLOGNA 2-1
Dopo le terribili prestazioni del mese di Aprile, arrivano 3 ottimi punti in casa contro il Bologna, nonostante un’altra gara sicuramente non all’altezza. In questa partita succede di tutto: accesa discussione tra Gattuso e Bakayoko per il comportamento del centrocampista in fase di riscaldamento, più un’espulsione di Paquetà nel secondo tempo che lascia molte discussioni. Il Milan riesce comunque a portare a casa la vittoria grazie alle reti di Suso e di Borini.
L’eroe che non ti aspetti: BORINI
Per l’eroe che non ti aspetti del mese di maggio decidiamo di premiare Fabio Borini: contro il Bologna porta la squadra sul 2-0, mentre a Firenze nella vittoria contro la Fiorentina, disputa una gara di grande umiltà e sacrificio. Nonostante le non eccelse abilità tecniche, è sempre l’ultimo a mollare, uscendo sanguinante in entrambe le gare.
La stella del mese: CALHANOGLU
Nella posizione di mezzala il turco rende decisamente di più, molto buone nel complesso le sue prestazioni: grazie alla sua rete il Milan espugna il campo di Firenze e inoltre mette anche il suo sigillo nell’ultima vittoria di campionato contro la Spal. In questa posizione, se resterà in rossonero, sarà quasi sicuramente schierato anche dal prossimo allenatore del Milan, magari in un nuovo modulo con il trequartista, con Paquetà alle spalle di due punte.
Andrea Propato