Milan-Genoa

Le pagelle di Radio Rossonera
Il Milan si presenta al tabù San Siro senza lo squalificato Ibrahimovic, ma i rossoneri iniziano forte e passano al tredicesimo con un gran sinistro ad incrociare di Rebic. Poco dopo, Leao fallisce il 2-0 davanti a Perin. Verso metà primo tempo il Milan inizia a calare e il Genoa trova coraggio e pareggio con Mattia Destro da calcio d’angolo.
Nella seconda frazione, il Milan va vicinissimo al 2-1 prima con Rebic, che spara alto da pochi passi, e poi con Kjaer la cui incornata scheggia il palo. La sfortuna viene in parte ricompensata quando il calcio d’angolo di Calhanoglu sbatte sulla schiena di Scamacca, dopo un velo di Mandzukic, per il 2-1 finale, salvato poi sulla linea da Kjaer e Tomori nel finale.
Come raramente successo in stagione, il Milan vince una partita sporca. Da risolvere però i problemi di gol subiti da palla inattiva e la difficoltà a segnare. Sembrava una giornata amaresca, invece…
Pagelle:
Donnarumma 5,5: Nulla può sul gol di Destro, ma un’uscita sbagliata all’87’ rischia di costare carissimo.
Kalulu 6: Qualche errore dovuto forse ad un po’ di insicurezza, ma quando è chiamato a rispondere presente, lo fa senza troppi fronzoli.
Tomori 6: Si perde Destro sul gol dell’1-1 e l’errore è grave, ma rimedia in coppia con Kjaer all’87’ salvando sulla linea. Per il resto, partita attenta.
Kjaer 7: Sfortunatissimo quando il suo colpo di testa finisce largo di nulla ad inizio secondo tempo, la sua prova è l’ennesima di livello assoluto. Grande sicurezza, ottime letture e zero rischi, oltre ad un miracoloso salvataggio che vale tre punti. E se Gigio e Romagnoli andassero via, quella fascia…
Theo Hernandez 6: Non mette in mostra nessuna delle sue galoppate, ma nemmeno nessuno dei suoi regali agli avversari. Fa il compitino, insomma, anche se da lui non siamo abituati, ma va bene così.
Bennacer 6: Buon primo tempo, con geometrie precise e tanto ordine. Cala nel secondo, quando gli errori iniziano ad essere tanti, probabilmente a causa della non ancora ottimale forma fisica.
Kessie 6,5: Ennesima prova di sostanza, ma ormai non stupisce più. Lo trovi ovunque, ma nella sua partita non trovi errori. Fondamentale
Saelemaekers 5,5: Non il solito Alexis. Poco propositivo, poco incisivo e poco preciso. Ci mette l’impegno, ma non basta.
Calhanoglu 5,5: Vedasi sopra, non il giocatore a cui siamo abituati. Poco presente nel gioco, spesso imbrigliato nelle reti genoane. Diventa pragmatico. E quando un giocatore di qualità diventa pragmatico è perchè non riesce ad esprimersi.
Rebic 7: Trova un gol di spettacolare difficoltà e lo fa con naturalezza impressionante. Poi, a inizio secondo tempo, quando ha l’occasione facile, la spara alle stelle. Rimane comunque uno dei pochi a proporsi e cercare la giocata incisiva.
Leao 4,5: Si divora il gol del 2-0, solo davanti a Perin. Spesso fuori dal gioco, tocca pochissimi palloni e quelli che tocca, li tocca male. Non è la sua posizione ideale, ma ormai la occupa da un anno. Fare peggio è complicato, soprattutto a livello di voglia.
Dalot 6: Bene in fase di costruzione, rivedibile in fase difensiva. Insomma, il solito Dalot.
Brahim Diaz 6: Buon lavoro nella manovra e prezioso quando c’è da soffrire. Fa quello che gli viene chiesto.
Mandzukic 6,5: Lo switch con Leao è subito evidente quando aggredisce Perin al primo pallone utile. Fa un velo, non si sa quanto volontario, per il 2-1 e, oggi, vale il mondo. Mario sarà uomo chiave nelle ultime sette. E Rafa impari.
Tonali 6: Entra quando c’è da serrare le fila, per dirla alla Football Manager, e lo fa bene. Come sopra, sarà fondamentale nel rush finale.
All. PIoli 6: Il Milan parte forte, ma concede spesso gol alla prima occasione avversaria, dopo aver sprecato. Nel complesso, una partita di sostanza, con una delle poche vittorie ciniche della stagione. E chissà che non sia un bene, perchè non si può sempre vincere dominando. I problemi da palla inattiva però vanno risolti al più presto.
Federico Rosa
photocredits acmilan.com