Il doppio ex di Milan e Fiorentina gioca il match di sabato, tra i problemi delle due squadre e il fattore Bonaventura
Con l’Italia qualificata all’Europeo e la seconda pausa Nazionali della stagione che sta per finire si torna a parlare di Serie A: la Gazzetta dello Sport l’ha fatto con il doppio ex della sfida di sabato sera a San Siro tra Milan e Fiorentina, Giovanni Galli. Il portierone delle Champions League del 1989 e 1990 ha parlato, oltre che di Francesco Camarda e di Luka Jovic, di quelli che sono al momento i problemi di Milan e Fiorentina, due squadre che devono ancora trovare la formula giusta in questa stagione, sebbene per ragioni diverse.

Come stanno le due squadre?
Se in casa Milan il problema è la discontinuità di rendimento, la Fiorentina sta facendo i conti con un problema in attacco: Nzola o Beltran? Chi è il titolare lì davanti? Le risposte e l’analisi di Giovanni Galli:
QUI MILAN: “Alti e bassi? Difficile dirlo. Con il Lecce sembrava una pratica chiusa nel primo tempo, ma in Serie A non si può concedere nulla. La grande partita con il PSG ha inciso bene sull’approccio, poi la squadra ha staccato la spina. In generale, mi sembra che il Milan abbia perso lo spirito operaio dello scudetto, quella voglia di giocarsi ogni pallone fino all’ultimo centimetro. A volte sembra che tutto sia dovuto…”.
QUI FIORENTINA: “Quando parliamo di Fiorentina, dobbiamo considerare diversi parametri. Dalla condizione mentale e fisica, alla tattica e all’aggressività. Se la squadra scende in campo portando questi valori sul 7, se la gioca sempre. Se alza l’asticella, può battere chiunque e lo abbiamo visto a Napoli. Quando la resa si abbassa, può perdere contro tutti”.
ATTACCHI E DIFESE: “Il prototipo di attaccante perfetto per la Fiorentina di Italiano è Nzola, ancora non abbiamo visto Beltran. Sta trovando poco spazio, non gli vengono date opportunità fino in fondo. In Argentina ha dimostrato di essere bravo, può avere un bel futuro. Deve essere però messo nella condizione di giocare 5-6 partite di fila, così non si può valutare. Le palle inattive un problema per i rossoneri? Il Milan porta gli attaccanti quasi dentro l’area piccola sui calci da fermo, è una scelta tattica. Marcare a zona significa marcare a uomo nella zona di competenza, se poi non si sta addosso a nessuno si sbaglia concetto e diventa complicato…”.
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Milan-Fiorentina, la partita dell’ex?
Ai microfoni del quotidiano, Giovanni Galli ha parlato di chi come lui ha giocato sia nel Milan che nella Fiorentina: uno degli uomini simbolo della Viola, Giacomo Bonaventura.
BONAVENTURA: “Ha qualità, esperienza ed è forte fisicamente, nonostante i 34 anni sta vivendo un momento straordinario. Si è ripreso la Nazionale e potrebbe trovare senza problemi un posto tra le prime squadre del campionato. Il Milan con lui ha fatto una scelta, non parlerei di rimpianto. La Fiorentina ha colto l’occasione, lo ha aspettato e ora se lo gode”.
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