MILAN-CAGLIARI – Stefano Pioli ha parlato nella consueta conferenza stampa pre partita. Di seguito riportate le sue dichiarazioni su Milan-Cagliari raccolte dalla redazione di Radio Rossonera:
Molto preciso e bravo a tenere la barra dritta, tra mercato e girone UCL. Si continuerà così anche domani?
La priorità è pensare alla partita. L’obiettivo è continuare così. Abbiamo ottenuto una vittoria sofferta e meritata con la Samp. Domani affrontiamo una squadra difficile ma conosciamo le nostre potenzialità e possibilità.
La vittoria con la Samp vi ha fatto crescere, cosa ti incuriosisce? L’addio di Ronaldo ribalta le gerarchie?
A me stimola la voglia dei miei giocatori di lavorare con attenzione, e ogni partita ci farà crescere. Ogni partita mi da spunti. Le partite le prepariamo in un certo modo ma poi vanno interpretate e capite. Sulla partenza di Ronaldo per me è inaspettata, ma ci sono sempre 7 squadre molto forti.
Da Milan-Cagliari di Maggio a Milan-Cagliari di domani. Cosa è cambiato da quella partita?
Siamo cresciuti in consapevolezza, abbiamo ben presente le nostre qualità. La cosa importante è che la squadra abbia idee e chiare e non si faccia condizionare da momenti e difficoltà, che ci saranno anche domani. L’importante è la compattezza.
È cambiato il modo di pensare anche sul Milan? Ha l’impressione che l’approccio sia diverso e si incontri una delle favorite?
Noi dobbiamo sempre avere l’entusiasmo che ci accompagna. Verrà semplice avendo questi atteggiamenti. Dobbiamo essere fluidi e ci dobbiamo emozionare e cercare di far emozionare i nostri tifosi. Il riscontro dei nostri avversari non lo so, ma noi sicuramente siamo cresciuti. Dobbiamo essere sempre più pericolosi dei nostri avversari.
Hai paura di perdere Kessié o che diventi un caso?
Il mio pensiero è solo rivolto a domani. Per quanto riguarda mercato e rinnovi mancano ancora giorni importanti. Le valutazioni si faranno alla fine.
Come sta Pellegri? Quanto è importante il calore dei tifosi?
È in buone condizioni ma non ottimali, stiamo valutando, ma non sarà convocato. Dobbiamo lavorare con lui in certe direzioni, gli servirà tanto la sosta. La vera magia che siamo riusciti ad ottenere l’anno scorso era sentire il calore dei tifosi seppur lontani. È stato bellissimo rivederli a Genova e sarà bellissimo rivederli domani. Serve questa voglia di dare, noi a loro e loro a noi.
Debutto a Genova positivo. In cosa potete migliorare?
Questa estate abbiamo lavorato bene, con amichevoli di buon livello. La squadra ha giocato con padronanza e con il controllo del gioco. Ora dobbiamo provare ad essere più pericolosi e creare più occasioni da gol. Possiamo fare meglio nell’ultimo quarto di campo.
L’anno scorso era nato un problema “San Siro”. Verrà cancellato?
È il nostro obiettivo, i numeri parlano chiaro. Sarà difficile riprendere quel rendimento in trasferta quindi dovremo migliorare quello in casa.
In quel Milan-Cagliari la squadra evidenziò quei problemi offensivi di cui parlavi.
Il nostro miglioramento dovrà arrivare nel leggere meglio certe situazioni, se c’è profondità rischiarla altrimenti sviluppare con superiorità o parità numerica. Noi giocatori di qualità li abbiamo, che possono svoltare la partita. Le squadre forti sanno affrontare tutte le situazioni, contro squadre chiuse e contro altre squadre. Penso che il Cagliari sarà più aggressivo della scorsa stagione ma poi potrebbero anche chiudersi. Dovremo sfruttare tutte le situazioni.
Bakayoko può essere già della partita? I giocatori giovani rischiano di subire San Siro?
Non è ancora un giocatore del Milan, non posso parlare. Non siamo più giovani, abbiamo più maturità. I nostri tifosi saranno un aiuto.
Ti aspetti più gol dalla trequarti? Per la Lazio ci saranno Ibra e Kessié?
Dobbiamo continuare a creare occasioni, poi chi arriva davanti alla porta è indifferente, dobbiamo essere imprevedibili. Zlatan e Franck mi auguro settimana prossima di averli con il gruppo.
Con Maignan si è cercata la profondità. Da cosa dipende?
Dagli avversari. Chiaro che avere un portiere che fa questi lanci possiamo farlo. Noi preferiamo costruire da dietro ma hai alternative.
Krunic sarà l’uomo in più?
Credo che quest’anno dobbiamo essere competitivi e abbiamo bisogno di tantissimi titolari e deve essere così. Dobbiamo alzare il livello di allenamenti e partite. Krunic è un titolare, fa tutto con molta intelligenza calcistica. Poi io farò le scelte partita dopo partita.
Brahim è cresciuto?
L’ho trovato molto più pronto, ma è normale, arrivava da un altro campionato e altra situazione, ma con lui anche altri giovani. Sono tutti più pronti, siamo più squadra. Ha grande motivazione.
Mentalità di gruppo, sta spiccando Tonali in questo. Cos è cambiato?
Quello che ho detto per Brahim vale anche per Sandro, ha capito di trovarsi nell’ambiente ideale che può farlo crescere, di voler difendere i colori. Il fatto che Sandro abbia fortemente voluto di restare è importante. Io me l’aspettavo, ha tutto per essere un “tuttocampista”. Ha passato anche momenti delicati ma è normale. Servno anche errori e passaggi difficili, ma Sandro ha lavorato. È pronto, lucido.
Sosta nazionali, alcuni colleghi si sono lamentati, la sua posizione?
Dal calendario era chiaro che ci fosse dopo due partite. Il Milan è sempre stato attento ai protocolli, ma queste sono situazioni di competenza dell’area sanitaria e societaria.
Bennacer è pronto?
La condizione di Isma è cresciuta, è pronto per giocare dall’inizio. Da lui ci aspettano cose importanti, ha tutto, fase difensiva, costruzione.
Il Milan è pronto a entrare nella leggenda?
Noi dobbiamo essere pronti a domani, poi abbiamo voluto con grande forza tornare in Champions, è la competizione più importante, faremo di tutto per essere pronti e competitivi.
Il Cagliari che tipo di squadra è?
Il Cagliari nelle prime due partite stagionali ha cercato di avere più aggressività, ma non sappiamo come si comporteranno domani. Dovremo essere bravi a capire cosa faranno e interpretarla bene. La maturità di una squadra forte è leggere queste situazioni.
photocredits: AC Milan