Milan-Benevento
LA PARTITA
Pioli ritrovato Ibrahimovic al centro dell’attacco, Leao preferito a Rebic sulla sinistra, Romagnoli e Dalot a sostituire gli acciaccati Kjaer e Calabria.
Il Milan passa subito in vantaggio. Al 6′ grande azione rossonera che termina con Saelemaekers che serve di prima una palla a centro area, velo di Kessié per l’inserimento di Calhanoglu che di destro la piazza all’angolino e supera Montipò, 1-0.
La squadra rossonera sembra aver iniziato con la motivazione giusta la partita e continua ad attaccare cercando la rete del raddoppio, ma Montipò non rende la vita facile al Milan e salva il risultato, prima su Saelemaekers e poi su Leao. Nel mezzo un tiro di Ionita ben parato da Donnarumma.
Al 36′ è T. Hernandez a cercare il goal con un bel tiro dal limite dell’area, respinto dal portiere del Benevento in calcio d’angolo.
Allo scadere del primo tempo, altra azione pericolosa del Milan, Kessie libera Ibrahimovic davanti a Montipò, lo svedese calcia a botta sicura ma ancora una volta il portiere del Benevento si fa trovare pronto e salva il risultato.
Il secondo tempo riparte e il Benevento sfiora il pareggio, gran tiro dalla distanza di Dabo che sfiora il palo ed esce. Poco dopo ancora il Benevento protagonista con Iago Falque che da fuori di sinistro sfiora il palo alla sinistra di Donnarumma.
Il Milan dopo i brividi d’inizio ripresa ricomincia ad attaccare e sfiora ripetutamente la rete del raddoppio.
Al 53′ azione personale di Dalot che manda al tiro Calhanoglu, destro del turco che finisce di poco a lato. Due minuti più tardi, slalom in area di Ibrahimovic che mette a sedere Glik, prova la conclusione ma Montipò respinge in uscita.
Al 60′ il Milan chiude la gara, Ibrahimovic si presenta ancora davanti a Montipò, lo svedese calcia e il portiere respinge, si precipita sulla ribattutta T. Hernandez e realizza la rete del 2-0.
I rossoneri amministrano senza grossi problemi gli ultimi trenta minuti e conquistano tre punti importanti per la corsa alla Champions League.
ANALISI TATTICA
La squadra rossonera si schiera con l’ormai classico 4-2-3-1 ma è il ritorno in campo di Ibrahimovic a cambiare il Milan. Squadra più compatta e concentrata con un punto di riferimento ben preciso al centro dell’attacco.
Ogni volta che Zlatan arretrava il suo raggio d’azione, venendo a prendere palla sulla trequarti, permetteva ai centrocampisti rossoneri ed agli esterni di inserirsi negli spazi lasciati liberi, creando così numerose occasioni.
Milan che ha controllato bene la partita scegliendo il momento giusto per verticalizzare o per cercare azioni più manovrate con il possesso palla.
Dopo l’opaca prova dell’Olimpico contro la Lazio, il Milan cambia qualcosa anche in fase di non possesso palla, prova un pressing alto nella fase iniziale dell’azione per poi abbassare il baricentro comprendo meglio così gli spazi e le varie linee di passaggio.
Continua il problema che ha caratterizzato le ultime partite rossonere, scarsa finalizzazione rispetto alle azioni create. Soprattutto in contropiede sono state sciupare numerose occasioni. Pioli e la squadra dovranno lavorare molto su questo aspetto perché contro la Juventus sarà vietato fallire per tenere viva la speranza di un qualificazione alla prossima Champions League.
CURIOSITÀ
Sono passati otto anni dall’ultima volta che il Milan ha realizzato almeno 69 punti in serie A, l’ultima volta risale alla stagione 2012-2013, 72 punti alla fine del campionato.
Record per T. Hernandez. Era dalla stagione 2004-2005 che un difensore del Milan in una singola stagione non realizzava almeno 5 goal e 5 assist.
DICHIARAZIONI
Pioli: “Era importantissimo vincere. La squadra aveva subito mentalmente le sconfitte. Sappiamo quanto è importante questo finale di campionato. Siamo stati bravi e abbiamo creato tanto. Solo due gol con 11 occasioni creati sono pochi, ma questo ci deve aiutare per preparare al meglio la prossima”.
Su Donnarumma: “È il portiere del Milan, ci mancherebbe. E’ dentro in tutto e per tutto nel nostro lavoro. E’ tranquillo e concentrato e così dobbiamo essere tutti. Tutte queste cose che sono fuori da Milanello ci possono portare su strade sbagliate. Il nostro futuro è la partita della settimana prossima e siamo concentrati sulla prossima partita. E’ un gruppo forte, ma non infallibile. Ce la giochiamo e proviamo a fare l’ultimo sforzo. Sarebbe importante per tutti. Serve solamente positività e concentrazione”.
Filippo Inzaghi: “Oggi abbiamo dato un ottimo segnale: se fossimo stati quelli di oggi sicuramente il ritorno lo avremmo fatto meglio. È tutto ancora nelle nostre mani: abbiamo una partita in casa contro una diretta concorrente e dobbiamo giocarcela nel migliore dei modi. Iago Falque e Letizia? In questo momento abbiamo bisogno di tutti: più ne recupereremo più frecce avremo nel nostro arco per domenica”.
TOP & FLOP
Buona prestazione di tutta la rosa rossonera, tra i migliori Saelemaekers e Ibrahimovic. Il centrocampista belga continua a fornire buone prestazioni riuscendo sempre a portare a casa la sufficienza, non da punti di riferimento alla difesa del Benevento e suo l’assist per la rete di Calhanoglu.
Per Ibrahimovic il discorso è diverso, non la sua migliore partita dal punto di vista realizzativo, tanti goal sbagliati, ma una grande prestazione per la squadra. Incide sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale. Sempre nel vivo del gioco a dettare I tempi delle giocate e dando sempre un punto di riferimento per i compagni. Delizia i tifosi con alcune giocate che solo lui può fare.