Intervenuto nella classica conferenza stampa pre-partita, Stefano Pioli ha risposto alle domande dei giornalisti sul momento dei suoi e sull’incontro tra Milan e Atalanta.

Partita per caratteristiche favorevole a chi riesce a far male prima all’avversario o a chi riesce a contenere meglio?
“Sicuramente l’Atalanta ha tutte le caratteristiche di una grande squadra: ha organizzazione di gioco, tecnica, fisicità. Sarà una partita aperta, due squadre che vogliono cercare un gol più degli altri”.
Recuperato Ibra, ci fa la conta di chi sta rientrando ?
“Ibra sta sempre meglio, ha fatto una settimana quasi al completo con noi. Calabria e Bennacer non sono convocati ma li avrò in squadra mercoledì. Florenzi sta meglio ma non sarà convocato, dovrebbe tornare per la prossima partita. Mike sta bene, giocherà domani”.
Come sta Maignan e come ha vissuto questi mesi ?
“Devo dire che Tata ha fatto pienamente il proprio dovere. Ha faticato all’inizio perché era da tanto che non giocava, poi ha trovato ritmo e ha dato un buon contributo. Tra l’altro non è stato neanche bene, ha avuto l’influenza in questi giorni. Mike è stato un leone in gabbia, non poteva scendere in campo, non poteva aiutare la squadra. Adesso ha questa possibilità. Sta bene, è molto motivato e ci darà un grande apporto”.
Milan-Atalanta partita della verità anche domani ? Cosa si aspetta di vedere in campo ?
“Sarà una partita molto importante, adesso lo è perché la classifica per la Champions è molto corta. Abbiamo l’occasione per allungare su di loro. Mi aspetto una partita combattuta, l’Atalanta è una squadra di duelli, contrasti, ripartenze. Noi stiamo bene di testa e di gambe, vogliamo giocare la nostra partita al massimo, vogliamo provare a controllare meglio la partita, stando attenti in fase difensiva”.
Quali sono le tue sensazioni sul rientro di Maignan ?
“Credo che sia stato evidente che sia stato il miglior portiere della passata stagione, ci dà tanto in tante situazioni. È un portiere molto comunicativo. Domani, come succede spesso contro l’Atalanta, sarà l’unico giocatore ad avere un po’ più di tempo per cominciare la costruzione. Sa variare le giocate, sa fare le scelte giuste. È un giocatore che non gioca da 5 mesi. Sta bene fisicamente e mentalmente, dovrà riprendere il suo ritmo e la sua posizione, cose che per 5 mesi non ha avuto. Che sono contento del suo ritorno sì, nel modo più assoluto”.
Questo modulo piace a Leao o deve “sopportarlo” ?
“Credo che sarebbe sbagliato per un allenatore intraprendere un nuovo sistema di gioco con uno dei giocatori più importanti della squadra non felice o con le caratteristiche non giuste. Leao è molto felice di giocare in quella posizione lì e poi comunque Leao da sempre nel Milan è l’unico che ha ampia libertà. Ha un modo di sentire il gioco tutto suo. Non fa sempre quello che gli dico io ma spesso fa quello che intuito gli dice. È contento, nessuna difficoltà”.
Domani potrebbe essere l’ora di rivedere Ibra in campo ?
“Potrebbe, la prima convocazione che gli ho fatto col Torino era per farlo tornare col gruppo, sa quanto ha lavorato e sofferto per tornare a disposizione. Poi ora è a disposizione, è pronto per giocare”.
Visto il momento di difficoltà passato, è questo il momento ideale per il rientro dei giocatori di esperienza ?
“Qualsiasi squadra più giocatori di leadership ha a disposizione più si sente forte e convinta. L’aspetto mentale, di personalità è importante. Domani dovremo avere quella fiducia di farci dare il pallone e poi ovviamente gestirlo bene”.
Tra le sue 799 panchine, quale ricorda con più piacere e quale vorrebbe dimenticare o rigiocare ?
“L’ho scoperto ieri sera che taglio un bel traguardo. 800 panchine non sono poche ma non voglio fermarmi qua. Voglio arrivare a 1000 panchine da allenatore del Milan, so che non sarà semplice ma l’obiettivo è quello. Continuo a credere che tutte le esperienze avute mi hanno fatto crescere. Poi chiaro, quando fai una partita in cui vinci uno scudetto in una squadra come il Milan quella rimane come punto di riferimento. Mi auguro che nel mio futuro ce ne siano ancora altre”.
Quale problema ha avuto Bennacer ?
“È stato comunicato che ha avuto una piccola lesione muscolare. Le lesioni variano da 4 a 5 settimane. Abbiamo provato a recuperarlo per il Tottenham. Sta bene ma l’alta intensità la sta facendo in questi giorni e non è il caso di rischiare. Da settimana prossima sarà in squadra”.
Come si può rompere la corazza che avvolge De Ketelaere ?
“Ho parlato tanto con Charles in questi mesi da quando è arrivato, è un ragazzo giovane che si sta inserendo in un sistema di ambiente di lavoro tutto diverso. Mai come nelle ultime settimana l’ho visto così convinto, bene mentalmente, bene fisicamente. Ci ha messo più tempo di quello che volevo e volevamo ma sta bene. Non è solamente un bravo ragazzo, coi bravi ragazzi ci vado a mangiare la pizza ma noi vogliamo vincere le partite e lui ci farà vincere le partite”.
Che qualche giocatore che si sta allenando bene, che gioca poco e la sta mettendo in difficoltà ?
“Difficile per me fare le scelte, le faccio provando dispiacere. Meriterebbero tutti di giocare. Si gioca in 11, ma quello che vedo nei loro occhi mi rende felice ed orgoglioso e mi rende difficile fare scelte. Si va avanti a mettere in campo la migliore formazione possibile per la partita, i ragazzi questo lo sanno”.
Ci vuole una marcatura particolare per Hojlund?
“È un giocatore che avevamo già visto, quando avevamo preparato la partita con il Salisburgo in Champions lui giocava ancora nello Sturm Graz, fece una partita incredibile. Troviamo un centravanti diverso dagli ultimi che abbiamo trovato, soprattutto Kane e Petagna sono giocatori che vanno incontro, Hojlund invece va in profondità: ci vorrà attenzione”.
Col ritorno di Calabria si può tornare col modulo a 4 ?
“Si si, si può. In base alla caratteristiche dei giocatori possiamo schierarci in modo differente. Si può tutto. Non è il sistema di gioco che ci fa vincere, ma i principi e la qualità che ci mettiamo nelle giocate”.
Qual è il prossimo step da fare con il nuovo modulo ?
“Controllare di più le partite, con il Monza nella ripresa ci siamo abbassati troppo coi centrocampisti e la pressione delle punte deve essere maggiore. I terzi devono andare, Tomori e Kalulu hanno qualità e attaccare con questi giocatori può darci imprevedibilità”.
Si adatta all’avversario per scegliere le posizioni?
“Partiamo sempre dalle nostre caratteristiche, e quindi cerco di mettere i giocatori dove ci possono dare più vantaggi. Poi c’è lo studio della partita e le posizioni possono variare, per cercare di essere pericolosi e avere giocatori che possono attaccare la profondità”.
De Ketelaere è un giocatore che ha sbagliato dei gol, ma all’appuntamento ci è arrivato. Sulla fascia destra, alternato a Diaz, potrebbe essere una soluzione?
“Sul centro-destra dove gioca Brahim sì, ma anche centro-sinistra. Nel Bruges svariava molto a destra e sinistra, e le sue occasioni da gol stanno aumentando, arriverà: probabilmente il primo gol che farà sarà fortunoso, io me lo immagino così. Poi andrà meglio”.
Si può paragonare l’essere usciti dal momento negativo di gennaio all’impresa dello Scudetto ?
“Mancano 15 partite di campionato e la Champions, la storia si farà alla fine, io voglio pensare alla prossima partita, una alla volta. Siamo una squadra forte, possiamo giocare e vincere le prossime partite, ma solo se la interpretiamo e la prepariamo nel modo migliore, dobbiamo essere focalizzati su questo”.
Poco cinici nelle ultime partite, con l’Atalanta bisogna invertire il trend ?
“In tutte e tre le partite abbiamo avuto l’occasione per chiuderla e gestire con meno ansia, dobbiamo essere più concreti e determinati. Dobbiamo essere molto attenti e qualitativi”.
Può questa partita importante aiutare la squadra ad uscire definitivamente dal momento difficile ?
“Il momento difficile non c’è più. Conosco la squadra, non c’è più a prescindere dalla partita di domani. Poi domani è uno scontro diretto e vincere darebbe ancora più entusiasmo, fiducia, energia. Non abbiamo mai vinto 4 partite di fila quest’anno, è un’occasione”.
Come vedi l’Atalanta attuale rispetto a quella di andata ?
“Dipenderà molto dai due trequartisti, se saranno veramente Lookman e Boga. Sono sicuramente più veloci ma le posizioni sono le stesse, sappiamo cosa aspettarci. Adesso è importante coprire anche le seconde palle e le zone fuori area”.
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