ICARDI – Con il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic alle porte, il Milan dovrà fare dei ragionamenti importanti per quando riguarda il calciomercato estivo. Il ruolo della punta è estremamente delicato, considerando che lo svedese in questa stagione ha garantito meno della metà delle presenze totali, e nel 2022 si accinge a superare le quaranta primavere. Ecco perchè sarà necessaria un’altra punta di livello che possa garantire minuti, costanza e gol. In una parola: affidabilità. Si parla di Belotti, di Vlahovic, di Nunez. In questo caso ci focalizziamo su un attaccante che tra le mura di San Siro ha fatto discretamente bene: Mauro Icardi.
Ecco, di seguito, i 5 motivi per puntare tutto su di lui:
1- E’ in rottura con il PSG: nella passata stagione il trio delle meraviglie Neymar-Mbappè-Icardi ha trascinato il Paris Saint-Germain in finale di Champions League. L’attaccante argentino pareva essersi ambientato in maniera superlativa sotto la Tour Eiffel, poi qualcosa si è inceppato. L’arrivo di Moise Kean, il cambio di allenatore, alcuni problemi fisici hanno portato Icardi ai margini del Paris. Che la sua avventura al Parco dei Principi sia già al capolinea? Perché non approfittarne?
2- Valanghe di Gol: dal 2013/14, salvo in un paio di occasioni, Mauro Icardi ha raggiunto 20 gol stagionali praticamente ogni anno. Ha avuto picchi di 26/29 reti e anche in annate non felicissime non è sceso sotto le 15 marcature. Il tutto anche all’interno di contesti non proprio floridi (vedi le prime 2-3 stagioni all’Inter). Con la carestia di gol che ha accompagnato il Milan quest’anno, Icardi sarebbe perfetto per garantire quella copertura numericamente, almeno sulla carta.
3- Il migliore tra i suoi coetanei: se analizziamo la sua fascia d’età, Mauro Icardi (28 anni) ha pochissimi rivali. Belotti e Zapata sono sicuramente alternative validissime, ma per valore assoluto (non considerando il prezzo e le questioni extra-campo) non c’è paragone, statistiche alla mano.
4- Esperienza nazionale e internazionale: conosce benissimo la Serie A, in cui ha giocato per 8 anni segnando tantissimo, e anche la Champions League, in cui ha collezionato 15 presenze e 9 reti tra Inter e Paris. Ha quindi dimostrato già di fare bene in entrambe le competizioni.
5- Motivazioni forti: è palese che Icardi abbia un conto in sospeso con la Serie A. Per come ha lasciato e per come è andato via da Milano (città molto cara a lui e alla sua famiglia). Un ritorno sotto il Duomo sponda rossonera potrebbe rinvigorirlo psicologicamente e mentalmente.
Tutto bellissimo, tutto apparentemente perfetto. E perchè allora il Milan non dovrebbe firmare Icardi?
1- Costi dell’operazione: il PSG ha sborsato 50 milioni nelle casse dell’Inter meno di 12 mesi fa per Icardi. Ergo, il costo del cartellino non sarebbe affatto leggero, sicuramente non meno di 40 milioni. Oltre a ciò, considerando gli innumerevoli rinnovi pesanti di contratto (compreso quello del suo “competitor” in attacco) un altro ingaggio da quasi 6 milioni sarebbe deleterio.
2- E’ fuori forma: naturalmente il fatto di essere in rottura con il PSG è un’arma a doppio taglio. Se da un lato ti agevola, dall’altro rischia di consegnarti un giocatore fuori fase. Icardi non vede il campo da molto tempo, e sarebbe necessario recuperarlo e investire su di lui anche dal punto di vista fisico.
3- Pericoli di spogliatoio: non sono di certo nuove le notizie sul temperamento frizzantino dell’ex capitano dell’Inter. In un gruppo così compatto come quello del Milan, l’inserimento di un carattere di questo tipo rischierebbe di inceppare qualche ingranaggio.
4- Agente “impegnativo”: sappiamo che l’addio di Icardi all’Inter è stato anche dovuto alle tante scorribande avvenute tra la società e l’Agente-moglie Wanda Nara per quello che concerneva il rinnovo del suo contratto in nerazzurro. Questo non significa che ciò si debba sempre ripetere anche con le altre società, ma considerati i nostri problemi attuali con rinnovi di contratto per calciatori con agenti mediaticamente “discutibili”, forse sarebbe meglio evitare.
5- Higuain 2.0 : l’ultima incognita legata all’arrivo di Icardi al Milan è legata alle motivazioni. Anche qui, se da un lato potrebbero farlo rinascere e tornare sui suoi livelli, dall’altro rischiano di affossarlo ancor di più, come già successo con Gonzalo Higuain nel 2018.
Icardi sì, Icardi no. Questo è il dilemma, un dilemma che attanaglia anche la tifoseria. Tra chi non vorrebbe mai più vederlo in Italia e chi sogna di vederlo esultare in un derby sotto la Curva Nord.
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