#MercoledìMeteora: Pierre-Emerick Aubameyang, un grande rimpianto

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Velocità disarmante. Putroppo anche nel lasciare il Milan.
Quell’album di figurine del 2008 è indimenticabile: Kakà, Ronaldinho, Pato, Seedorf, Pirlo e tanti altri. Quello che mi colpiva di più però era la sezione “altri giocatori”, quelli che non avevano la propria figurina, in cui compariva tale Pierre-Emerick Aubameyang, chiamato da tanti “Albumeyang”, proprio perché sconosciuto e dal nome impronunciabile. “Chi sarà questo Aubameyang?” ci si chiedeva.
Purtroppo lo abbiamo capito troppi anni dopo. Attaccante gabonese dotato di una velocità disarmante, di un fisico statuario che non ne compromette l’agilità e la reattività. Basti pensare alla sua esultanza successiva ai gol: una capriola senza mani, degna del miglior Miroslav Klose.
Dopo il Milan è finito in Francia, più volte in prestito, passando anche dal Monaco, per poi giungere a titolo definitivo al Saint-Étienne. È proprio qui che Aubameyang esplode. Segna, domina e in due anni dimostra di essere un grandissimo attaccante. Si parla di un ritorno in rossonero ma la concorrenza del Borussia Dortmund è troppo alta e l’ex-Milan finisce in Germania.
Il capitolo tra le mura del Sigal Iduna Park è tuttora il migliore della sua carriera. Arriva ad assaggiare il terreno della Champions League, dimostra di essere un attaccante clinico, oltre che rapido. Vive 5 stagioni da puro direttore d’orchestra, segnando più di 100 gol in 144 partite.
È definitivamente pronto a tornare in rossonero. Vuole il rossonero. Se ne parla nell’estate di Fassone e Mirabelli, “spoilera” il suo amore per il Milan in alcune dirette su Instagram. Anche questa volta però finisce tutto in un nulla di fatto. Altre scelte del Milan, un ingaggio monstre offerto dall’Arsenal ed ecco che Aubameyang firma per i Gunners, dove è diventato capitano dopo una stagione da assoluto protagonista.
Arrivato troppo giovane, in una squadra in cui non aveva spazio, composta da tanti campioni. Il successo all’Arsenal. Sono tante le similitudini tra il gabonese e Patrick Vieira, protagonista della scorsa settimana, altro rimpianto, altra meteora della storia del Milan.
Foto tratta da: magliarossonera.it
Enrico Boiani

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