Marco Nosotti a Radio Rossonera: “Questa squadra mi ricorda il grande Milan del passato”

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Marco Nosotti è stato intervistato oggi pomeriggio al Talk di Radio Rossonera. Qui di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla situazione riguardante Maignan e Theo

Non è una situazione semplice. Theo è uno importante che in campo spariglia le carte, ed aveva appena trovato la maglia della nazionale. Mi dispiace molto anche per Mike Maignan; non conosco bene l’entità del suo infortunio al polso, ma è una situazione molto delicata e fastidiosa. 

Sull’arrivo di Mirante

Portiere di grande esperienza, voleva fortemente questa occasione. SI stava tenendo da tempo in forma. Sa giocare con i piedi e anche difendere bene i pali. Ma Tatarusanu merita fiducia. Ormai il ruolo del portiere sta diventando un ruolo di movimento; se guardiamo i report dei preparatori dei portieri l’80% degli allenamenti riguardano esclusivamente la partecipazione all’azione e la costruzione del gioco. Anche se il portiere in primis dovrebbe saper parare. Ovviamente più cose imparano e meglio è. 

Sull’inizio del campionato del Milan

Finora è stato un crescendo, ma purtroppo ora l’infermeria è piena. Tuttavia, questo Milan ci ha fatto vedere che sa trovare molte soluzioni, con disponibilità ed idee da parte di tutti. Le prossime partite sono sulla carta abbordabili, ma ad esempio il Verona con Tudor sta facendo risultati con belle idee di calcio. Il Bologna costruisce a tre e difende a tre, e con Barrow vicino ad Arnautovic è pericoloso. Il rapporto squadra-pioli funziona bene e questo fa ben sperare.

Su Mister Stefano Pioli

La società è stata brava a confermarlo l’anno scorso. E’ un uomo elegante sia nel pensiero che nelle relazioni. E’ uno che arriva e sa quali tasti toccare per risolvere alcune situazioni; entra nella testa dei giocatori. Ha delle idee importanti ed i risultati si vedono. Un esempio è come lavorano i terzini, gli esterni offensivi e come la squadra gioca nella metà campo avversaria, in maniera sempre propositiva. Vuole comandare il gioco buttandosi in profondità in continuazione. Con lui il trequartista è decisivo in entrambe le fasi. 

Sui giocatori di maggiore rendimento 

Tomori mi piace molto. Tonali andava solo aspettato. Doveva abituarsi alla maglia rossonera e per me è la prima scelta a centrocampo. Ha la mentalità giusta e presto si prenderà sia il Milan che la nazionale. Può fare diversi ruoli, giocare a due o a tre. Aspettavo il suo salto, l’avevo visto diverse volte a Brescia. Leao ha i colpi e da sinistra può essere molto pericoloso. Maignan è il meno francese dei portieri francesi; moderno attento e concentrato, gioca molto bene anche con i piedi.

Sulle somiglianze con il Milan del passato

Per attitudine e gioco mi ricorda il primo Milan che ho seguito. Ho avuto la fortuna di occuparmi del Milan degli olandesi, ma di quella squadra ricordo molto bene anche gli italiani Maldini, Baresi, Costacurta, Donadoni, Evani, Tassotti, Galli. Gli stranieri vanno, gli italiani restano. Quel Milan aveva una classe immensa. Poi vedo somiglianze col Milan di Sheva e Inzaghi allenato da Carlo Ancelotti, una squadra di grandi giocatori e grandi uomini. Lo spessore è la base, mentre l’esperienza si acquisisce con le grandi sfide; e quei due Milan ne hanno giocate tante. Il Milan attuale piano piano sta acquisendo queste caratteristiche.

Guarda QUI l’intervista a Marco Nosotti al Talk di Radio Rossonera

Leggi QUI la nostra intervista a Marco Cecchinato

Leggi QUI il report post intervento di Mike Maignan

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