Marco Bucciantini è intervenuto in esclusiva in collegamento nel corso del Talk di Radio Rossonera per parlare nel giorno di vigilia della semifinale di andata di Champions League tra Milan e Inter. Il giornalista ha parlato della presenza o meno di Rafael Leao e dei punti di forza delle due squadre. Qui un estratto delle dichiarazioni di Marco Bucciantini in esclusiva.
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Marco Bucciantini in esclusiva ai nostri microfoni ha parlato del dilemma del giorno tra rischiare o meno Rafael Leao per Milan – Inter. L’opinione del nostro ospite: “Non lo rischio nel senso che se può giocare gioca mentre se non può giocare gioca il ritorno e in Campionato. A parte un derby degli ultimi 6-7 giocati, tranne quello di Supercoppa Italiana, i risultati delle partite hanno sempre lasciato spazio. Non si può rischiare di giocare dieci minuti domani e non più un minuto nel resto della stagione. Sono convinto che ragiona così Pioli, Leao e lo staff tecnico e medico del Milan. Che senso ha giocare dieci minuti ne mancano un migliaio importanti in questa stagione, però è un’assenza importante, vale l’assenza di Osimhen nel turno precedente, perché sono giocatori determinanti”.
Marco Bucciantini ha risposto a una domanda se c’è un aspetto del Milan o l’Inter che se viene fatto può spostare gli equilibri: “Quando si arriva in semifinale hai una competitività così massima che forse come era il tabellone della Champions quest’anno probabilmente se tu mescoli le 4 finaliste solo questi due accoppiamenti danno percentuali 50 e 50 e 50 e 50. Tutte e due le squadre stanno crescendo fisicamente. L’Inter per la prima volta in stagione allinea i suoi attaccanti che sono sani, caldi e a posto fisicamente. L’Inter è allineata, ha una grande condizione fisica e tutto l’organico ok, a parte Skriniar a cui sono abituati. Stanno bene e il recupero di Brozovic e Lukaku fornisce una profondità e un impatto sui 90′ secondo me sconosciuto all’Inter di questa stagione”.
Bucciantini ha così continuato la sua riflessione sulla forza del Milan: “Sono tre anni che le partite decisive le gioca in modo perfetto e le sa vivere. Si può dire che ci sono partite un pò più decisive per traguardi massimi: gli spareggi Champions nell’anno del COVID a Bergamo, le partite dello Scudetto l’anno dopo e le partite di Champions quest’anno. Il Milan vive queste partite insieme, le pensa insieme, le soffre insieme, sa farsi bastare poco quando si può fare poco, sa fare tanto quando si può far di più. Lo stare in campo del Milan che è una delle squadre più lunghe tra quelle di vertice, che sta insieme da più tempo anche con l’allenatore”.
Il giornalista ha individuato il singolo del Milan, senza Leao, che può fare male all’Inter: “Queste partite esaltano molto Diaz. Senza Leao farà in modo che Brahim abbia più libertà e che diventi lui l’elemento di rottura. Leao è migliorato molto in campo largo e non è più il guastatore del traffico davanti l’area. Va detto che Saelemaekers è posseduto ultimamente fa delle giocate in campo da parte a parte in grande fiducia mentale. Theo e i titolari della Francia sono giocatori abituati a queste partite e l’abitudine in queste partite è fondamentale. Senza Leao, però penso sia Diaz quello che è incaricato di disallineare la difesa dell’Inter”.
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