MANDZUKIC – Nella giornata odierna Mario Mandzukic si è presentato ufficialmente alla stampa come nuovo giocatore dell’AC Milan. Queste le sue dichiarazioni:

È il Milan la nuova sfida che volevi?
“Prima di tutto sono molto contento in un club così grande. La mia prima impressione è veramente buona, vedo un’ottima atmosfera con squadra, giocatori e staff. Sono felice anche perché il Milan è in un’ottima posizione e dobbiamo continuare così. Per me sarà importante essere pronto quando dovrò dare una mano e sarò chiamato in causa.”
La squadra è molto giovane, come vedi il tuo ruolo? Come quello di Zlatan?
“È vero che siamo molto giovani ma ho visto l’ultima partita e ho visto che tutti lottano, corrono e fanno il loro lavoro mostrando spirito di squadra. Questo mi piace, sarò professionale e mostrerò questo. Darò il massimo in partita e in allenamento, se i giovani mi seguiranno in questo sarò contento.”
Ti sei preparato in questo periodo per essere pronto. Come stai? Quanti minuti puoi avere già contro l’Atalanta?
“Mi sono preparato negli ultimi mesi ogni giorno, ho detto anche ieri che se non mi fossi sentito pronto sarei rimasto a casa a guardare la TV. Mi sento molto bene, potete fidarvi. Quando cambi club c’è sempre un processo che richiede tempo. Difficile dire quanti minuti avrò, ma mi farò trovare pronto quando servirà. Deciderà il mister, la squadra gioca molto bene e aspetterò la mia chance.”
Zlatan scherzava su di te e sulla paura da incutere agli avversari. È il vostro obiettivo? Hai già parlato con lui?
“Penso che sia giusto quello che ha detto. Abbiamo tante partite sulle nostre gambe e sappiamo come funziona. A volte serve questo per proteggere i compagni e lottare per la squadra come tutti stanno facendo. Sono pronto per questo.”
Tra i motivi di questa scelta c’è anche la possibilità di vincere lo Scudetto?
“La strada è ancora lunga fino alla fine della stagione, mancano ancora 4 mesi ma la squadra ha lavorato bene. Se continuiamo così sarà più semplice vincere le partite. Spero che alla fine saremo dove siamo ora.”
Te la senti di salutare i tifosi del Milan con una parola in italiano?
“Preferisco mostrarlo in campo, non saprei cosa possano volere sentire. Conta quello che farò in campo.”
Hai vinto tanto in carriera. Quanto è importante per te far tornare a vincere questa squadra?
“Sarebbe una cosa importantissima perché tutti sanno quanto il Milan fosse forte in passato. Sarebbe una grande cosa, il Milan è un grande club e abbiamo buone chance. Non mi piace parlare troppo, preferisco lavorare sul campo.”
Hai lasciato la Serie A non troppo tempo fa ma è cambiato tanto in questo tempo. Che campionato pensi di trovare?
“Non penso agli altri Club. Sono concentrato sul Milan e su di me. Voglio essere pronto ed è quello su cui sono focalizzato.”
Sei sempre stato ambizioso, senti di essere nella squadra più forte? Hai già parlato con Pioli della tua posizione in campo?
“È vero, sono sempre ambizioso perché ho sempre lavorato tanto. Sicuramente la squadra sta facendo molto bene ma la stagione è lunga e ci sono tante partite dure. Se continuiamo così sarà facile finire come noi e i tifosi vogliamo. Con Pioli abbiamo parlato un po’. La mia impressione sul Mister è molto buona, è un brav’uomo e mi piacciono le sue idee. Se serve sarò a disposizione ovunque in campo.”
Allegri dice che tu puoi giocare ovunque e che ti ha fatto bene riposare. Se ti dovessi giudicare in percentuale, a che punto sei fisicamente?
“È difficile dare una percentuale, non ci ho mai pensato. Mi sento bene. Negli ultimi mesi ho avuto tempo per preparare il mio corpo per altri 4 anni al top del livello del calcio. Non ho mai avuto grossi infortuni e sto bene. Non preoccupatevi, sto bene.”
Che effetto ti farà incontrare la Juventus da avversario? Cosa non ha funzionato con Sarri?
“Quando accadrà sarà come ogni altra partita. Prima si è amici ma quando si inizia saranno miei avversari e voglio vincere con la mia squadra. Per me è sempre così e le cose non cambieranno. La mia speranza è che i nostri tifosi possano essere allo stadio presto ma non so quando accadrà. Avrò sempre rispetto per i tifosi della Juve per quello che hanno fatto per me nel mio periodo lì. Ora farò tutto per il Milan e per i nostri tifosi. Non mi piace parlare del passato, sono concentrato sul presente. Puoi provare a chiedere a lui.”
Nella tua scelta di tornare in Italia ha influito la voglia di dimostrare alla Juve che avrebbero dovuto trattenerti?
“No, non è mai stato nella mia mente. Quando ho ricevuto la chiamata del Milan non ci ho mai pensato. Ho pensato solamente di dimostrare al Milan cosa potessi portare a loro.”
Perché hai scelto la maglia numero 9?
“L’ho scelta perché non ho problemi con i numeri. Ho avuto tanto il 17 e prima la 9. Il 17 non era libero, il 9 sì. Se ti impegni e giochi non hai tempo di guardare il retro della maglia. Non ho problemi con i numeri. Importante è quello che c’è davanti alla maglia.”
Hai sentito Rebic prima della firma? Quali sono gli obiettivi di Mario Mandzukic?
“Sì, ho parlato con Ante ma era positivo al Covid ed era a casa quindi l’ho solo chiamato per dirglielo e per dirgli che ero contento di ritrovarlo. Parleremo quando saremo assieme. I miei obiettivi sono quelli di essere sempre pronto quando verrà richiesta la mia prestazione. Se c’è bisogno sarò pronto.”
Quando è nata la trattativa? Hai avuto la sensazione che questo Club possa avviare un ciclo vincente?
“Difficile dire esattamente il giorno ma ero veramente felice quando è successo. Maldini e Massara mi hanno chiamato insieme la prima volta. Ero davvero felice perché ho lavorato tanto per una chiamata del genere. Ho visto il Milan anche prima di venire. Sono venuto proprio perché vedo la concentrazione, la motivazione e anche io sono così. Solo con tutto questo lavoro puoi essere pronto per traguardi importanti.”
Arrivare in Champions ti renderebbe soddisfatto oppure punti direttamente allo Scudetto?
“Tutti quelli che mi conoscono sanno quanto sono ambizioso ma è nella mia mente e non ne parlo troppo. Preferisco lavorare in allenamento e in partita. Non amo parlare, preferisco i fatti.”
A fine conferenza Mario Mandzukic ha scherzato e ha aggiunto un “Grazie, di niente” in italiano.
photocredits acmilan.com