il 05/08/2023 alle 11:13

Milan, Kessié e (i due) Loftus-Cheek: il quotidiano lancia il confronto

1 cuore rossonero

Il confronto tra i due Loftus-Cheek e il Kessié del Milan: sarà lui l’erede?

Dopo l’addio a parametro zero di Franck Kessié e il rendimento poco continuo e costante di Aster Vranckx, può essere Loftus-Cheek il suo erede al Milan? È il quesito che si pongono diversi tifosi rossoneri, ma in questo caso soprattutto La Gazzetta dello Sport, che sul proprio sito sceglie di fare un confronto tra il rendimento dell’inglese e quello dell’ivoriano nell’ultima annata a Milano.

loftus-cheek milan kessie

Il punto fermo di Pioli

Gazzetta.it inizia analizzando il ruolo che ha cucito addosso a Kessié l’allenatore del Diavolo:

“È stato un giocatore importante intanto per polmoni e solidità. Un elemento capace di occupare tutte le zone della mediana, trasformandosi pian piano da distruttore del gioco avversario a incursore e finalizzatore. Avanzando il proprio raggio d’azione fino alla trequarti e raffinandosi dal punto di vista tecnico. Questo in sintesi, senza dimenticare l’affidabilità fisica e la continuità di prestazioni soprattutto nell’annata dello scudetto, in cui si è rivelato un’arma in più in tante partite”.

Il confronto

Tra l’ex 79 rossonero e il prossimo Loftus-Cheek del Milan, parte il confronto del quotidiano. Ma il paragone è tra tre: il miglior Ruben visto al Chelsea (quello del 2018/2019 con Sarri), il Kessié scudettato e lo stesso Loftus-Cheek l’ultima stagione ai Blus.

“Le heatmap dei due a confronto chiariscono analogie e differenze nel modo di interpretare il ruolo. Analizzando la stagione 2021-22 dell’ivoriano, presa come punto di riferimento in virtù della resa e della funzionalità negli schemi di Pioli, si vede come Kessie sia stato per il Milan scudettato un giocatore totale sul centro-sinistra, dominatore della mediana in fase di contenimento e collante per le azioni d’attacco. Tradotto in numeri: 39 presenze, 7 gol e 1 assist, con una percentuale di duelli vinti del 53,8% e una media di 53,2 tocchi a partita. Utile in più ruoli, con lui la parola d’ordine in mezzo al campo era “densità”.

Considerando la stagione 2018-19 di Loftus-Cheek – da lui definita “incredibile” perché giocata in gran parte nella sua posizione preferita – la prima caratteristica evidente è il leggero avanzamento verso l’area di rigore, con relativo spostamento di quella densità notata per Kessié una ventina di metri più avanti. Le statistiche raccontano 10 gol e 5 assist in 40 partite, con un 55,9% di duelli vinti (numeri in linea con Franck) e una media di 43 tocchi a gara. Per RLC è andata meno bene nell’ultima annata, in cui ha giocato soprattutto al centro e sulla destra, zolle di campo meno congeniali alle sue caratteristiche. Nella messa a punto del nuovo Milan, Pioli dovrà ripartire da qui”.

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