Fernando Llorente suona la carica, la Juventus può rilanciarsi contro il Milan: Milik come Tevez nel 2014, occhio a Leao
Un altro ex si è sbilanciato su Milan-Juventus di questa sera: Fernando Llorente sente l’aria del 2014, quella volta la decisero lui e Tevez. L’attaccante spagnolo punta tutto su Milik e ha fiducia nella capacità di Allegri di gestire le difficoltà. Il pericolo numero uno rimane Leao. Llorente si è espresso così su Milan-Juventus alla Gazzetta dello Sport:

ALLEGRI PROVA LO SCHEREZETTO: RIVOLUZIONATO L’ATTACCO ANTI-MILAN
Su Milan-Juventus di oggi: «È di nuovo un classico da Scudetto. Il Milan è primo e parte favorito, ma la Juve si sta ritrovando e dovesse vincere a San Siro …. Confido nei gol del mio amico Arkadiusz Milik e in una vittoria della Juve per 2-0, come nel 2014 …».
Quella volta vinceste a San Siro grazie a lei e Tevez. Sensazioni?
“Sono ancora forti e bellissime. Auguro una serata come la nostra alla Juve e a Milik, mio compagno ai tempi di Napoli. Arek, forse perché è stato sfortunato con gli infortuni, a volte viene sottovalutato. Invece ha un gran tiro di sinistro ed è bravissimo anche a rifinire l’azione”.
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“Sono un suo estimatore, anche perché so con quanta pressione deve convivere il nove della Juve. Dusan è giovane e per la sua età ha fatto bene, ha segnato 4 gol nelle prime giornate. Pure io non lo avrei scambiato con Lukaku”.
Delle sue Juve chi farebbe più comodo ad Allegri?
“Tutti, ma soprattutto Vidal o Tevez, campioni caratteriali che davano la scossa”.
Rabiot ci sarebbe stato nella sua Juve?
“In rosa sì, perché comunque è un bel centrocampista. Ma poi sarebbe stata dura per Rabiot – e forse per chiunque altro – ritagliarsi spazi tra Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba. A proposito di Paul: mi spiace molto quello che gli è capitato, è un bravissimo ragazzo. E che tristezza il caso scommesse e la squalifica di Fagioli: si fanno tanti incontri in cui viene spiegato che è vietato scommettere sul calcio. Eppure… Basta poco per rovinarsi la carriera”.
Un clone di Vidal non esiste, ma a gennaio almeno un rinforzo a centrocampo arriverà. Meglio Hojbjerg (Tottenham), Samardzic (Udinese) o De Paul (Atletico)?
“Hojbjerg. L’ho affrontato in Premier: è un leader, un capitano: quello che serve alla Juve per costruire un ciclo di successi”.
Marotta, suo dirigente a Torino, ha detto: “La Juve non ha le Coppe ed è la favorita per lo scudetto”. Concorda?
“Marotta è un dirigente top, esperto: penso parli così per mettere pressione alla Juve e toglierla all’Inter. È presto per dire chi è favorito”.
Allegri avrà la coperta corta in difesa e a centrocampo: immagina qualche allegrata?
“Max è molto bravo a gestire le difficoltà col sorriso e a inventare soluzioni nuove”.
Il Milan sarà senza Maignan e Theo. Chi teme maggiormente?
“Leao. Ho sempre avuto un debole per lui, fin dal primo anno al Milan quando spesso era criticato. Mix di forza, velocità e tecnica: attaccante fantastico”.
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