Liverpool-Milan – La sfida fra Milan e Liverpool segnerà il ritorno dei rossoneri nella massima competizione per club dopo un’assenza durata sette anni. Che squadra si troveranno di fronte Pioli e i suoi uomini?
Contrariamenti a quello che siamo abituati a pensare di una compagine guidata da Jürgen Klopp, il Liverpool 20/21 sembra, in questo avvio stagione, orientato a presentarsi come una evoluzione del calcio adrenalinico che ha reso celebre in tutta Europa il tecnico tedesco, fin dai tempi del Borussia Dortmund.
Evoluzione che non significa rivoluzione. E, in effetti, i Reds mantengono quelle caratteristiche che sono loro proprie da quando il 54enne di Stoccarda siede ad Anfield, come ad esempio la ricerca della profondità, la pressione alta (terzo PPDA della Premier con 10.9) e il gegenpressing.
A fianco di queste però l’attuale Liverpool si caratterizza per il tentativo di affiancare aspetti di un calcio più ragionato in possesso. A testimonianza di quanto scritto si possono citare dati come quelli relativi al tempo medio per sequenza offensiva (10.35 sec.), al numero di passaggi medi per sequenza (4.01) e al numero di azioni d’attacco con dieci o più passaggi (62). Tutti numeri che finora collocano i Reds alle prime posizioni nelle rispettive classifiche della EPL di quest’anno.
Contributo fondamentale a questa svolta potrebbe darlo la definitiva promozione in squadra di Thiago Alcântara. Entrato in campo per pochi minuti contro Burnely e Chelsea, lo spagnolo è invece partito titolare contro il Leeds, dimostrando di non essere soltanto un centrocampista di possesso ma anche un elemento in grado di aiutare la verticalità della squadra con passaggi che consentono al team di guadagnare campo in avanti.
Altro elemento da tenere d’occhio sarà Fabinho. Costretto spesso a giocare in difesa (a causa degli infortuni nel reparto) nella scorsa stagione, il brasiliano sembra la spalla ideale di Thiago in un centrocampo che spesso diventa da tre a due in possesso.
Proprio la zona mediana lo scorso anno era risultata il punto debole della squadra di Klopp, per via del già citato arretramento di Fabinho, per i problemi fisici di Thiago e per tutta una serie di altri fattori (come le difficoltà riscontrate da Naby Keïta) che avevano minato l’efficacia del centrocampo del Liverpool.
Il ritorno di Fabinho in mediana è stato permesso dal recupero della coppia composta da Virgil van Dijk e Joël Matip al centro della difesa. I due centrali e il portiere Alisson (con il già citato Fabinho in mezzo al campo) rappresentano l’asse difensivo della squadra di Klopp.
In avanti poi il trio Salah, Diogo Jota e Mané rappresenta un costante pericolo in transizione. I tre possono venir armati in molti modi, specialmente da destra dove agisce un Alexander-Arnold in grande forma.
Per il Milan sarà vitale cercare di limitare l’azione del terzino inglese, proprio per evitare che possano giungere rifornimenti ai tre attaccanti.
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