il 26/11/2020 alle 22:11

Pagelle Lille-Milan 1-1: Bene, ma non Bonera.

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Pagelle Lille-Milan – Dopo il duro 3-0 di San Siro, il Milan cerca di tornare alla vittoria in Europa League, orfano di Ibrahimovic, sostituito da Rebic nell’XI iniziale. Dalot, Gabbia, Tonali, Hauge e Castillejo le novità di formazione. In un primo tempo che passa senza troppe emozioni, il Milan spreca l’unica occasione con Hauge che manca il passaggio che avrebbe messo Rebic in porta. Il secondo tempo si apre con il vantaggio del Milan firmato Castillejo, assistito da Rebic, a sua volta lanciato da una gran palla verticale di Tonali. Il Milan sembra in controllo, ma subisce l’1-1 finale su una rimessa avversaria, in un cocktail di sfortuna e disattenzione.

MILAN STELLA ROSSA

Tutto sommato, buona partita del Milan, che soffre poco un difficile avversario, pur essendo meno incisivo in fase offensiva. Servirà tornare a vincere per passare il turno. L’indicazione più importante è però per Maldini: serve un vice-Ibra.

Pagelle:

Donnarumma 6: Quella di stasera è partita odiata da ogni portiere. Sai che parerai poco, ma sai che quel poco sarà complicato e determinante. Attento quando deve, non può nulla sul gol.

Dalot 5,5: Partita attenta, poche sbavature. Si perde però Bamba sul gol del pareggio.

Kjaer 6,5: Solito muro difensivo, arriva per primo su ogni pallone. Non bada alla forma, ma alla sostanza. E va bene così

Gabbia 6: Buona partita, poche sbavature. Cresciuto rispetto alle precedenti uscite, se Romagnoli non migliorerà, potrebbe giocarne altre.

Theo Hernandez 6,5: In fase offensiva diventa praticamente un esterno d’attacco, con Dalot che scala nella difesa a 3. Mette qualche buon pallone e fa bene anche in fase difensiva, dove sbaglia poco o nulla.

Tonali 6,5: Inizio non facile, con qualche sbavatura di troppo e poca convinzione. Donnarumma glielo spiega con un urlo che spaventa pure Caressa. Cresce col passare dei minuti, frase fatta, ma che gli si addice e infatti ad inizio secondo tempo trova un pallone verticale alla Pirlo che innesca Rebic per il vantaggio. Partita di oggi che dev’essere metafora per Sandro: superare le difficoltà iniziali per emergere. Sii forte, sii paziente, un giorno questo dolore ti sarà utile.

Bennacer 6,5: Tutto passa da lui. Ma letteralmente tutto. Probabilmente gli fanno anche firmare le autocertificazioni per tutta la squadra, perchè senza l’algerino, la squadra non si muove. Gioca tanto e sbaglia pochissimo.

Castillejo 6,5: In questo inizio di stagione era sembrato il corpo più estraneo alla squadra, questa sera trova il gol dello 0-1.La speranza è che porti la fiducia necessaria per tornare stabilmente in rotazione.

Calhanoglu 5,5: Partita pulita, pochi errori, ma nessuna fiammata. Hakan è troppo importante per il Milan quando manca Ibra, perciò da lui ci si può aspettare qualcosa in più. Fa il compitino, che basterebbe per la sufficienza se fosse uno dei tanti.

Hauge 6-: Nell’esordio da titolare col Milan, si mangia la miglior occasione del primo tempo, svirgolando un passaggio a Rebic a 5 metri alla porta. Bene invece nel dialogo con i compagni. Inizia ad entrare nei meccanismi. Come a scuola, 6 d’incoraggiamento.

Rebic 6.5: Chiamato a sostituire Benjamin Button, trova l’assist per il gol di Castillejo ed è sempre molto mobile. Molto bene anche in fase di pressing. Con lui il Milan non può cercare i palloni alti che solitamente arrivano ad Ibra, ma palle in profondità per il croato sembrano funzionare.

Brahim Diaz 6: Appena entra, mette subito vivacità alla manovra, con una buona palla per Hauge. Più dinamico di Calha, ma meno presente.

Colombo 5: Spiace dirlo, ma pessimo ingresso, quasi un fantasma. Non tocca nessun pallone anche perchè si nasconde costantemente dietro il suo marcatore. Se vuole candidarsi a sostituto di Ibra, deve fare ben altro. La giovane età è un fattore, ma non dev’essere un alibi.

Krunic SV: Perde qualche pallone di fisico. Animo, bimbo.

All. Bonera 6: Il Milan fa una buona partita, ordinata. Soffre poco contro una squadra molto pericolosa in ripartenza, Mezzo voto in meno per i cambi, la cui unica spiegazione è preservare gli uomini in vista del campionato, ma che stasera sono stati tra l’ininfluente e il deleterio.

Federico Rosa

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